martedì, 15 Luglio, 2025
Esteri

Zelensky incontra Kellogg, nuova spinta per armi e governo. Mosca avverte: “Ultimatum nucleare all’orizzonte”

Il presidente ucraino ha anche incaricato la vicepremier di formare un nuovo governo. Berlino: “Segnali molto positivi” da Washington sulla vendita dei Patriot.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto ieri a Kiev il generale Keith Kellogg, inviato speciale del presidente Donald Trump. Un incontro che apre una nuova fase nei rapporti tra Washington e Kiev, con l’attesa di un annuncio ufficiale di Trump sull’invio di nuove armi offensive, inclusi missili a lungo raggio. “È stato un colloquio produttivo – ha dichiarato Zelensky – abbiamo discusso della pace, della difesa aerea, della produzione congiunta di armi e delle sanzioni contro la Russia. Ringrazio Kellogg per la visita e il presidente Trump per il rinnovato sostegno all’Ucraina e alla nostra sicurezza”. Secondo fonti riportate dal sito Axios, Trump è pronto ad annunciare un piano di rafforzamento militare per Kiev, che includerà anche armi offensive e missili in grado di colpire in profondità in territorio russo, “inclusa Mosca”. L’annuncio dovrebbe arrivare durante l’incontro a Washington con il segretario generale della NATO, Mark Rutte. Nel frattempo, Trump ha confermato che gli Stati Uniti invieranno ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina, ma a spese dell’Unione Europea: “Loro ne hanno bisogno, noi li forniremo, ma a pagare sarà Bruxelles”, ha dichiarato. Tuttavia secondo Dmitry Peskov, portavoce di Putin, la Russia è pronta a un terzo round di negoziati, ma “è evidente che Kiev non ha fretta”. Mosca critica anche le nuove forniture militari occidentali, sostenendo che “i costi saranno ora pagati dall’Europa, ma le armi continueranno ad arrivare”. Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo, ha dichiarato che “le pressioni su Mosca sono destinate al fallimento”, accusando la precedente amministrazione Biden di approcci “inefficaci” e ribadendo la disponibilità al dialogo solo sulla base del rispetto degli “interessi legittimi della Russia”. In questo quadro il presidente ucraino ha incaricato Yulia Svyrydenko, vicepremier e ministra dell’Economia, di formare un nuovo governo, annunciando una profonda trasformazione dell’apparato esecutivo. L’obiettivo è rafforzare la capacità produttiva interna, accelerare i programmi di sostegno ai cittadini e rendere più efficiente la macchina della ricostruzione. Zelensky ha anche presentato in Parlamento due progetti di legge per prorogare di altri 90 giorni la legge marziale e la mobilitazione generale, attualmente in scadenza il 6 agosto.

Putin prepara un’offensiva a est

In un colloquio telefonico avvenuto lo scorso 3 luglio con Donald Trump, Vladimir Putin avrebbe annunciato l’intenzione di lanciare una nuova offensiva nell’Ucraina orientale entro 60 giorni, con l’obiettivo di conquistare totalmente le regioni già occupate. La minaccia avrebbe convinto Trump ad accelerare le forniture militari a Kiev. Intanto Mosca alza il livello dello scontro con la NATO, accusando l’Alleanza di voler trasformare la Moldova in un “ariete militare” contro la Russia. Secondo il Servizio di intelligence estero russo (SVR), Bruxelles starebbe militarizzando il piccolo Stato attraverso la costruzione di hub logistici, ponti ferroviari e centri di addestramento. L’obiettivo, secondo il Cremlino, sarebbe “usare la Moldova come carne da cannone”. Le tensioni sono alle stelle anche sul piano retorico. Margarita Simonyan, direttrice delle testate Ria Novosti, RT e Sputnik, nonché figura chiave della propaganda putiniana, ha scritto su X che l’attesa “svolta” di Trump porterà inevitabilmente a un ultimatum nucleare. “Non lo vogliamo, ma non ci lasciano altra scelta”, ha scritto.

Escalation a Zaporizhzhia: spari e droni intorno alla centrale

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha denunciato l’inaccettabile rischio generato da scontri armati attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente occupata dalla Russia. Sabato sera sono stati uditi “centinaia di colpi di arma leggera”, mentre ieri l’amministrazione russa della centrale ha denunciato un attacco ucraino con droni contro un centro di addestramento nei pressi dell’impianto. Secondo Mosca, “non ci sono stati danni critici”, ma l’allarme internazionale è crescente. La centrale, la più grande d’Europa, è spenta ma continua ad aver bisogno di alimentazione elettrica per evitare un disastro nucleare. Inoltre, nella regione ucraina di Sumy, un drone russo ha colpito ieri un’area residenziale, provocando un morto e tre feriti. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Hrygorov.

Berlino apre i cordoni: 162 miliardi di euro per la difesa

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius è a Washington per discutere i dettagli dell’acquisto dei Patriot e il ruolo strategico della Germania nel nuovo assetto NATO. Berlino ha già previsto un incremento della spesa militare fino al 3,5% del PIL entro il 2029, con un budget da 162 miliardi di euro. Secondo il ministero tedesco, da Washington arrivano “segnali molto positivi” sulla vendita dei sistemi d’arma.

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