È morto il 16 giugno a 92 anni Daniel Kleppner, fisico statunitense tra i più influenti del XX secolo, noto per aver contribuito allo sviluppo delle tecnologie che hanno reso possibile il GPS. Professore emerito al MIT, Kleppner ha dedicato la sua carriera alla fisica atomica, alla spettroscopia laser e alle misurazioni ad altissima precisione. La sua ricerca sul maser a idrogeno, sviluppata durante il dottorato ad Harvard sotto la guida di Norman Ramsey, ha aperto la strada agli orologi atomici ultra-precisi, fondamentali per la sincronizzazione dei satelliti GPS. Senza il suo lavoro pionieristico, la navigazione satellitare moderna non sarebbe così affidabile. Oltre al GPS, Kleppner ha lasciato un’impronta indelebile nella fisica quantistica. È stato cofondatore del MIT-Harvard Center for Ultracold Atoms e ha contribuito alla creazione del primo condensato di Bose-Einstein di idrogeno nel 1998, un traguardo che ha ampliato le frontiere della ricerca quantistica. Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la National Medal of Science, il Wolf Prize in Physics e la Franklin Medal. Era anche autore di testi fondamentali come An Introduction to Mechanics, scritto con Robert Kolenkow, ancora oggi utilizzato nelle università di tutto il mondo. Kleppner si è spento in California, dove si trovava in visita alla famiglia. La notizia è stata resa nota quasi un mese dopo. Lascia la moglie Beatrice, tre figli e una comunità scientifica che lo ricorda come un maestro di rigore e immaginazione. Il mondo della fisica perde una mente brillante, ma il suo lascito continuerà a guidare generazioni di ricercatori.
