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Fondo di Garanzia, l’Inps apre il nuovo servizio online ai patronati: al via la fase sperimentale

martedì, 8 Luglio 2025
1 minuto di lettura

Con il Messaggio n. 2172 del 7 luglio 2025, l’Inps ha annunciato un importante passo avanti nella digitalizzazione dei propri servizi: il nuovo strumento online per l’invio delle domande di intervento del Fondo di Garanzia, attivo per i cittadini dal 27 giugno, viene ora esteso anche ai patronati, inizialmente in via sperimentale. L’iniziativa, che rientra in un percorso di semplificazione dell’accesso alle prestazioni, punta a rendere più rapida, efficiente e meno burocratica la presentazione delle istanze. A partire dal 31 luglio 2025, il servizio sarà progressivamente messo a disposizione di tutti gli Istituti di patronato, in modo da consentire una messa a regime controllata e ottimizzata.
Per garantire continuità e consentire agli utenti di familiarizzare con il nuovo sistema, l’INPS prevede una fase transitoria: fino al 15 settembre 2025, il nuovo servizio coesisterà con quello attualmente in uso. Durante questo periodo, sarà quindi possibile scegliere tra le due modalità, evitando interruzioni o criticità operative.

Meno moduli

Il nuovo strumento introduce funzionalità avanzate pensate per ridurre tempi e documentazione:
acquisizione automatica dei dati per il calcolo delle ritenute IRPEF sul TFR individuazione automatica delle ultime tre mensilità coperte dal Fondo eliminazione dell’obbligo di allegare i moduli cartacei SR52, SR53, SR54, SR95 e SR96.
Si tratta di un’importante semplificazione per chi presenta la domanda, che potrà compilare tutto online senza dover fornire allegati cartacei ridondanti.

Pec in formato .Eml

Come già specificato nel Messaggio Inps n. 4429 del 23 dicembre 2024, il nuovo servizio consente di allegare file in formato .Eml, cioè il formato standard delle e-mail. Questa funzione è pensata per i casi in cui si debba includere la comunicazione PEC del responsabile della procedura concorsuale. Se il file viene caricato senza modifiche, non sarà più necessario fornire ulteriori documenti come l’estratto dello stato passivo e la relativa attestazione di conformità.

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