martedì, 8 Luglio, 2025
Attualità

Mattarella in Croazia: “L’Europa resti rete di pace e cooperazione”

Il Capo dello Stato lancia un messaggio forte da Zagabria: l’Ue come antidoto ai conflitti e ai nazionalismi

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Zagabria, in occasione della visita ufficiale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Zagabria, in occasione della visita ufficiale

Quello di Sergio Mattarella, uno dei custodi più autorevoli delle istituzioni europee è stato un messaggio forte in un tempo che definire oggi fragile è ottimistico. Ieri, durante la sua visita ufficiale in Croazia, ha voluto rimarcare con fermezza il ruolo centrale dell’Unione europea come rete commerciale aperta e strumento essenziale di pace. Parole pronunciate nella capitale croata, al fianco del Presidente Zoran Milanovic, nel corso di una giornata densa di incontri e cerimonie. “L’Europa è nata per assicurare una prospettiva di pace a un continente dilaniato da secoli di guerre fratricide”, ha spiegato il Capo dello Stato, “ed è una condizione che rappresenta un’offerta di modello al resto della comunità internazionale”. Un’affermazione che chiaramente fa riferimento in un contesto globale segnato da tensioni, conflitti e ritorni improvvisi a logiche di chiusura commerciale. I dazi tornano a occupare spazio nel dibattito internazionale, mentre l’Europa, secondo il Capo dello Stato, deve continuare a fungere da punto di equilibrio e cooperazione.

La visita di Mattarella a Zagabria si colloca in un quadro di rapporti consolidati tra Italia e Croazia. Il Presidente ha sottolineato come “negli ultimi dieci anni la nostra collaborazione si è accresciuta in larghissima misura, sotto ogni profilo”, ringraziando il collega croato per il sostegno a un’amicizia bilaterale che si rafforza “attraverso frequenti contatti istituzionali, strumenti diplomatici consolidati come il Comitato dei Ministri, e cooperazioni trilaterali con Slovenia e Italia”.

Bilancio positivo

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, durante le dichiarazioni alla stampa
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, durante le dichiarazioni alla stampa

Non soltanto parole di cortesia, ma un bilancio positivo di una relazione che ha saputo trarre valore anche dalla storia più difficile. Milanovic non ha nascosto la complessità delle relazioni passate: “Abbiamo avuto una storia segnata da antagonismi, ma tra la Croazia moderna e l’Italia moderna possiamo affermare che l’Unione Europea ha rappresentato un progetto concreto di pace”. I due Presidenti hanno evidenziato con forza il valore strategico delle minoranze italiane e croate residenti nei rispettivi Paesi. Queste comunità non sono percepite come semplici gruppi etnici ma come vere e proprie “infrastrutture umane” della diplomazia, ponti culturali e garanti di un’alleanza stabile e produttiva. “Le nostre minoranze rappresentano una garanzia, uno strumento che induce i nostri Paesi a una collaborazione sempre più intensa”, ha detto Mattarella, tracciando un quadro in cui l’identità non divide, ma unisce.

Il Capo dello Stato ha posto l’accento anche sul ruolo internazionale dell’Unione europea nel promuovere la pace attraverso il commercio: “L’Unione è al centro di una rete di rapporti aperti con tante parti del mondo, rapporti che, creando interessi comuni, garantiscono un veicolo di pace”. Un’idea che evidentemente ribalta la narrazione protezionista, smentisce le spinte autarchiche e propone una visione alternativa: la pace attraverso l’interdipendenza economica.

Nuove sfide

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, in occasione della visita ufficiale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Zoran Milanović, Presidente della Repubblica di Croazia, in occasione della visita ufficiale

Un’Europa così intesa deve però affrontare nuove sfide: geopolitiche, climatiche, energetiche e digitali. Per Mattarella “ci sono sfide enormi per le quali è necessario il contributo di tutti”. Un richiamo all’unità, non solo fra governi ma fra popoli, società civili e attori economici. Il pluralismo europeo non deve frenare l’azione comune, ma arricchirla. La diversità deve diventare risorsa e non ostacolo. Il contesto della visita non ha lasciato spazio alla retorica. L’incontro tra i due presidenti ha avuto luogo in un momento in cui lo scenario globale presenta instabilità drammatiche: guerre nel Vicino Oriente, tensioni nei Balcani, conflitto in Ucraina. In questo quadro, l’Unione europea, secondo le parole di Mattarella, deve riaffermare la propria vocazione alla pace. Una pace non intesa solo come assenza di guerra, ma come modello di convivenza stabile, regolata, fondata su diritti condivisi e prospettive comuni.

“Questa vocazione di pace è pienamente condivisa e sorretta da Croazia e Italia”, ha proseguito Mattarella, proponendo la cooperazione bilaterale come esempio virtuoso da estendere su scala più ampia. Anche Milanovic ha confermato l’allineamento: “Noi pubblicizziamo l’Unione Europea come progetto di pace. Lo era molto di più in passato, ora lo è meno, ma per i nostri Paesi continua a essere assolutamente necessaria”.

La comunità italiana

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra una rappresentanza della collettività italiana in Croazia
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra una rappresentanza della collettività italiana in Croazia

Nel pomeriggio Mattarella ha incontrato la comunità italiana residente in Croazia: “Siete il pilastro delle relazioni tra Croazia e Italia, non solo un punto di garanzia dell’amicizia e nella collaborazione tra i nostri due Paesi, ma un punto di riferimento”, le sue prime parole che in pratica hanno sottolineato il ruolo imprescindibile degli italiani all’estero nel mantenere saldo il legame tra i due Paesi. “Questa è un’occasione per farvi sentire la vicinanza della nostra Repubblica, per ringraziarvi. La storia di Croazia e Italia si intreccia nel tempo e in questi anni si è sviluppata in misura e modalità sempre positive, di collaborazione e di amicizia. È stata fatta una lunga strada, importante, e anche esemplare nel panorama internazionale e questo è avvenuto anche grazie al vostro impegno, alla vostra presenza. L’amicizia tra Croazia e Italia è crescente”, ha aggiunto il Capo dello Stato. Mattarella ha quindi ricordato anche la sua precedente visita di dieci anni fa, definendola “un momento importante, di messa a punto delle relazioni già positive, già ampiamente sviluppate”. A distanza di un decennio, ha osservato, “è l’occasione per toccare quello che nel corso del tempo ho seguito con attenzione: la crescita ulteriore, importante, veloce dei rapporti collaborativi, dell’amicizia, degli impegni comuni tra Croazia e Italia. Tutto questo ha un punto avanzato di realizzazione che siete voi, il vostro impegno e la vostra attività. C’è una storia che si è sviluppata in maniera esemplare e questo è avvenuto attraverso di voi. Grazie per quello che fate”. Il Presidente ha quindi sottolineato l’importanza della lingua e cultura italiana come strumenti di dialogo, citando l’impegno delle associazioni, delle scuole e delle famiglie nel tramandare un patrimonio identitario che è anche europeo: “Essere italiani all’estero significa portare avanti valori di civiltà, rispetto e apertura, contribuendo in maniera attiva alla costruzione di un tessuto sociale inclusivo e responsabile”. Ha infine ribadito il sostegno delle istituzioni italiane alle comunità italiane presenti nel mondo, riconoscendo nel loro operato quotidiano “una forma alta di servizio alla democrazia e alla pace”.

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