Una massiccia interruzione di corrente ha colpito la Repubblica Ceca nella tarda mattinata del 4 luglio, lasciando intere città senza elettricità e paralizzando i trasporti pubblici nella capitale. Il blackout, iniziato intorno alle 12:00, è stato causato dalla caduta di un cavo ad alta tensione nel nord-ovest del Paese, secondo quanto riferito dall’operatore nazionale ČEPS. La capitale Praga è stata tra le aree più colpite: metropolitana, tram e autobus si sono fermati improvvisamente, lasciando migliaia di pendolari bloccati. Anche i bancomat, semafori e ascensori sono andati fuori servizio, generando momenti di panico in alcune zone del centro. Il blackout ha interessato anche le regioni di Ústí nad Labem, Liberec e Hradec Králové, mentre l’aeroporto internazionale di Praga non ha subito interruzioni, grazie ai sistemi di alimentazione di emergenza. Gli ospedali sono stati rapidamente collegati a generatori di riserva, come confermato dal ministro della Salute Vlastimil Válek, che ha rassicurato la popolazione: “L’assistenza ai pazienti non è mai stata a rischio”. Il primo ministro Petr Fiala ha definito l’evento una “situazione eccezionale e difficile”, escludendo l’ipotesi di un attacco informatico. ČEPS ha confermato che il guasto ha riguardato la linea V411, e che i tecnici sono intervenuti tempestivamente per ripristinare la fornitura. Dopo circa 30 minuti, l’elettricità è tornata in gran parte del Paese, ma l’episodio ha sollevato interrogativi sulla resilienza della rete elettrica nazionale, soprattutto in un periodo di temperature elevate e consumi energetici record.