domenica, 29 Giugno, 2025
Esteri

Guerra in Ucraina, nuove esplosioni in Crimea e Odessa. La Turchia si offre per nuovi negoziati

Zelensky: "La Russia continua a respingere tutte le proposte di pace e distorce la diplomazia. La pace può essere raggiunta con la forza e il presidente degli Stati Uniti certamente ce l'ha"

Un nuovo attacco russo nella notte tra il 27 e il 28 giugno ha colpito un edificio residenziale a Odessa, provocando la morte di una coppia e il ferimento di due bambini di 3 e 7 anni. I piccoli sono stati ricoverati in ospedale. L’attacco, l’ennesimo contro civili, ha suscitato nuova indignazione a livello internazionale. Papa Leone XIV ha espresso solidarietà al popolo ucraino, parlando ieri durante l’udienza al Pellegrinaggio della Chiesa greco-cattolica ucraina: “Affido al Signore le vostre tragedie quotidiane e i desideri di pace”. Ma intanto la Russia continua a colpire le città ucraine mentre Kiev intensifica le operazioni di risposta. Nelle ultime 48 ore le forze speciali ucraine hanno rivendicato il bombardamento dell’aeroporto militare di Marinovka, nella regione russa di Volgograd, distruggendo quattro cacciabombardieri Su-34 e una base di manutenzione .Nel frattempo, droni dell’intelligence ucraina hanno colpito il 120° arsenale delle forze missilistiche russe a Bryansk. A Brynaksk sono state segnalate esplosioni e sparatorie, ma le autorità locali non hanno rilasciato commenti. In Crimea, nella notte del 28 giugno, un attacco contro l’aeroporto militare di Kirovskoe ha distrutto tre elicotteri (Mi-8, Mi-26 e Mi-28), un sistema antiaereo Pantsir-S1, depositi di carburante e munizioni.

Turchia pronta a mediare: “Spazio a un compromesso”

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha annunciato la disponibilità di Ankara a ospitare un nuovo round di negoziati tra Mosca e Kiev. “Entrambe le delegazioni hanno mostrato apertura,” ha dichiarato alla televisione turca, “ma i problemi sono complessi e serviranno più incontri.” La Turchia insiste su una “via di mezzo” come base per un possibile memorandum di pace. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che “la Russia continua a respingere tutte le proposte di pace e distorce la diplomazia”. Ha ribadito che “la pace si può ottenere solo con la forza” e ha sottolineato che il presidente statunitense “ce l’ha”. Le sue parole arrivano mentre cresce l’attenzione verso un possibile terzo round di negoziati, che la Turchia si è detta disponibile a ospitare.

Putin elogia Trump: “Impegno sincero per una soluzione”

In un discorso a Minsk, Vladimir Putin ha parlato con toni concilianti del presidente statunitense Donald Trump, affermando che “si sta impegnando sinceramente per risolvere la questione ucraina”. Putin ha riconosciuto le difficoltà del dossier, lodando Trump per il suo “coraggio” e per essere “sopravvissuto a un tentativo di assassinio”. Secondo il leader russo, la situazione reale è molto più complessa di quanto appaia dall’esterno.

Zelensky a colloquio con Duda: “Cruciale mantenere i legami con la Polonia”

Ieri il presidente polacco Andrzej Duda è arrivato a Kiev per incontrare Zelensky. Il leader ucraino ha definito “estremamente importante” preservare lo storico legame con la Polonia, alleata chiave nella guerra contro la Russia. Il tema è delicato, dato che tra poche settimane Duda passerà il testimone al presidente eletto Karol Nawrocki, sostenuto da Trump e noto per le sue posizioni critiche verso Kiev. Nawrocki ha promesso durante la campagna elettorale di ridurre gli aiuti ai rifugiati ucraini e si è mostrato ostile all’adesione dell’Ucraina alla NATO e all’UE. Inoltre, ha accusato Zelensky di “insolenza” e insistito sulla riapertura del contenzioso storico relativo ai massacri di Volinia. Ciononostante, Duda ha espresso fiducia che il suo successore, una volta alla guida del Paese, cambierà tono: “Dietro la scrivania del presidente, il mondo appare diverso rispetto alla campagna elettorale.”

Pistorius (Germania): “Putin capisce solo la forza”

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha respinto le proposte interne al suo partito per un ripensamento della linea tedesca verso Mosca. Parlando al congresso del Partito Socialdemocratico, Pistorius ha affermato: “Putin non vuole negoziare. Rifugiarsi nella nostalgia della pace non è utile. Capisce solo il linguaggio della forza.” Il ministro ha risposto direttamente al veterano SPD Ralf Stegner, che aveva criticato l’attuale politica di riarmo e il possibile ritorno alla leva obbligatoria. La SPD continua a essere sotto pressione per le sue storiche simpatie filorusse. Anche il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la difesa. Durante una visita al Comando operativo della Bundeswehr, Merz ha ammonito: “Non possiamo dare per scontata la nostra sicurezza. Serve un impegno concreto per garantire libertà e pace.” Ha inoltre ringraziato i militari per il loro servizio durante la Giornata delle Forze Armate.

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