sabato, 28 Giugno, 2025
Esteri

Missili su Samar, 5 morti e 23 feriti. La guerra in Ucraina infiamma anche i vertici europei

La Russia ha abbattuto 39 droni ucraini durante la notte e rivendica anche la conquista della cittadina di Novaya Kruglyakovka, nella regione di Kharkiv

Un nuovo attacco missilistico russo ha colpito ieri la città di Samar, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, provocando almeno cinque morti e 23 feriti, di cui quattro in gravi condizioni. Lo ha reso noto il capo dell’oblast Serhiy Lysak, mentre le autorità locali parlano anche di un vasto incendio in seguito all’attacco. Il bilancio, inizialmente fissato a tre vittime, è stato aggiornato nel corso della giornata. L’offensiva russa, che nelle stesse ore ha colpito anche la città di Dnipro con numerose esplosioni, si inserisce in un’intensificazione dei bombardamenti, mentre Mosca rivendica la conquista di Novaya Kruglyakovka, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina. Nella notte del 27 giugno, la Russia ha inoltre dichiarato di aver abbattuto 39 droni ucraini in diverse zone del proprio territorio, tra cui Rostov (19), Volgograd (13) e Crimea (4), oltre a Belgorod, Bryansk e Samara.

Macron annuncia stretta sul greggio russo

Sul fronte europeo, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che il nuovo pacchetto di sanzioni dell’UE – il diciottesimo dall’inizio del conflitto – includerà il divieto di importazione di greggio russo raffinato verso Paesi terzi. Si tratta, ha detto Macron, di “un segnale forte”. Il capo dell’Eliseo ha auspicato anche un abbassamento del tetto al prezzo del petrolio russo. Il Cremlino ha reagito con durezza a un’altra decisione occidentale: l’Estonia ha espresso la disponibilità a ospitare aerei della NATO capaci di trasportare testate nucleari. Secondo il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, si tratterebbe di una “minaccia diretta e immediata” per la Russia.

Iran riapre lo spazio aereo alla Russia, abbattuto giornalista cinese nel Kursk

Intanto, si ricompone il traffico aereo tra Iran e Russia, interrotto il 13 giugno per motivi di sicurezza. Un volo della compagnia iraniana Mahan Air è atterrato regolarmente ieri mattina all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, segnando la ripresa dei collegamenti. Non si arrestano, però, le vittime collaterali della guerra. Un giornalista cinese del canale statale Phoenix TV, Lu Yuguang, è rimasto ferito durante un attacco di droni ucraini nella regione russa del Kursk. Lu, 63 anni, si trovava nel villaggio di Korenevo per documentare i danni dei raid ucraini. Colpito alla testa, è stato ricoverato ma non è in pericolo di vita. Il suo volto bendato è apparso sulle emittenti russe, dove è spesso presentato come “corrispondente onesto dalla Cina”. La sua vicinanza al Cremlino è nota fin dall’inizio della guerra, e il suo ferimento ha riacceso il dibattito sui legami tra Mosca e Pechino, che si proclama neutrale ma continua a garantire sostegno economico e diplomatico alla Russia.

Italia: diplomazia e difesa

Sempre ieri, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha incontrato alla Farnesina il suo omologo uruguayano Mario Lubetkin. I due hanno ribadito l’eccellente stato dei rapporti bilaterali e annunciato la partecipazione dell’Uruguay alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, prevista a luglio a Roma. Tajani ha confermato anche l’impegno italiano a sostenere l’accordo UE-Mercosur, pur tenendo conto delle preoccupazioni dei settori agricoli. Sul fronte europeo, il commissario ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas ha dichiarato che la discussione su Rearm Europe, il piano di potenziamento militare dell’Unione, è nelle sue fasi iniziali ma già avviata. “Presenteremo presto un piano dettagliato – ha detto – e serviranno fondi per migliorare la mobilità militare”. Nel dibattito interno, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha escluso che i fondi destinati alla difesa possano intaccare quelli per la ricerca. “La libertà nasce anche dalla sicurezza – ha detto – ma le risorse per l’università sono aumentate rispetto allo scorso anno e sono stanziate su linee diverse da quelle militari”.A opporsi duramente è invece Giuseppe Conte. In un’intervista a La Verità, il leader del M5s ha accusato la premier Meloni di essere “irresponsabile” per aver accettato maggiori spese militari in linea con le richieste statunitensi. “Sono quindici leggi di bilancio dedicate alle armi. È un tradimento degli italiani, un atto di codardia politica”, ha dichiarato. Conte ha criticato anche il comportamento di Israele nella guerra contro Hamas, definendolo “genocidio” e chiedendo “una simmetria di trattamento” anche verso i palestinesi, rifornendoli di armi come si fa con l’Ucraina.

Mosca convoca ambasciatore tedesco

Infine, in un nuovo fronte di tensione diplomatica, il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore tedesco a Mosca per protestare contro quella che definisce “persecuzione dei giornalisti russi” in Germania. La vicenda si inserisce nel quadro sempre più teso tra Mosca e le cancellerie occidentali, non solo sul campo di battaglia ma anche sul terreno dell’informazione.

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