venerdì, 27 Giugno, 2025
Attualità

Pietro Graus: «Dare voce a chi non l’ha mai avuta, ecco perché ho fondato la mia casa editrice»

Intervista Pietro Graus

Editore della Graus Edizioni

Credo che la prima domanda, quella più spontanea, sia relativa all’idea, alla fondazione della casa editrice. Da dove nasce l’ispirazione?

Venivo da un contesto totalmente diverso, poi mi avvicinai casualmente al settore. Avevo fatto diversi lavori relativi all’ambito tipografico, impaginavo e stampavo i libri e avevo imparato tutte quelle informazioni grafiche necessarie e anche basilari per la creazione fisica del libro perfetto. Conoscevo ogni fase, sapevo perfettamente quali sarebbero stati i passaggi necessari. In più, non nego che lavorare in tipografia iniziava a stancarmi; vent’anni fa era tutto molto diverso. Ci si sporcava le mani, nel vero senso della parola. Tornavo a casa ricoperto d’inchiostro, e la cosa iniziava a non piacermi. Quello, unito al fatto che ero certo sarei stato in grado di poterlo fare, alla mia determinazione, ha fatto sì che fondassi la Graus Edizioni.

Quali sono state le principali difficoltà nell’avviamento dell’attività?

Credo che le difficoltà di un nuovo progetto siano, più o meno, le stesse di ogni nuova attività. Il principio è sempre difficile, c’è la paura di non riuscire, l’investimento che non è mai abbastanza. La paura di perdere tutto e di avere anche spese insostenibili da affrontare. Al di là dell’aspetto economico, la questione è relativa anche e soprattutto al nuovo percorso; inserirsi in nuovo ambiente, con una concorrenza di tutto rispetto, non è stato facile. Conoscere gli autori, avere a che fare con enti e personaggi diversi, organizzare le prime presentazioni. Essere una casa editrice emergente in un panorama editoriale come quello italiano è stato complicato, ma siamo riusciti a emergere, a farci conoscere, e ad oggi contiamo una moltitudine di autori e autrici da tutta in Italia, e non solo.

 In merito al “non solo”. I vostri autori e le vostre autrici non sono solo italiani; so che il vostro lavoro ha raggiunto i confini tedeschi, americani, spagnoli. Com’è riuscito negli anni a consolidare i rapporti con l’estero?

Tanta determinazione e voglia di espandere la mia realtà, sicuramente. Ad un certo punto, ad ogni obiettivo, hai voglia di crescere, di raggiungere nuovi obiettivi. La regola è non fermarsi mai.

La mia rete di autori e autrici è ricca e molto interessante, ci sono personalità provenienti da realtà diverse, professionisti di ogni tipologia. Quando la rete si espande, anche il lavoro cresce. Quando si lavora bene e i clienti sono soddisfatti iniziano a consigliarti in giro, la gente inizia a parlare di te, del tuo lavoro e delle opportunità che offri alle persone. La “reazione a catena” è sicuramente l’elemento principale, ma c’è anche un altro importante fattore: i viaggi. Amo viaggiare, per lavoro e non. E spesso nei miei viaggi mi capita, spesso e volentieri, di parlare del mio lavoro, di creare una rete con autori ma anche con personaggi che non scrivono ma che hanno voglia di raccontare le loro storie, di mettersi in gioco. E così, tra una chiacchiera e un caffè, si cresce ovunque, ci si espande e si creano rapporti personali che diventano relazioni professionali.

Come nasce una collana editoriale?

È un processo molto delicato, perché è necessario che le nostre opere soddisfino una richiesta di mercato. I lettori sono numerosi e ogni lettore ha l’esigenza, e anche il diritto, di leggere ciò che preferisce. Le collane sono assimilabili a grossi contenitori in cui inserire uno stesso genere letterario. Ogni contenitore nasce in primis dalla richiesta del cliente, ma anche dal team redazionale. I direttori editoriali richiedono il genere per cui vogliono dare vita alla collana e, dopo una valutazione attenta da parte della squadra, si stabilisce se costituire o meno la suddetta.

Quali successi e quali scoperte vanta la Graus Edizioni?

Ogni autore e autrice Graus ha una particolarità a cui siamo affezionati, una qualità, una competenza.

Tra questi vantiamo alcuni personaggi di rilevata importanza e notorietà; altri ancora che, grazie anche alla collaborazione con Graus Edizioni, sono riusciti a emergere nel panorama editoriale, distinguendosi in qualità, notorietà e prestigio.

Per citarne qualcuno: Michele Prisco, Andrea Esposito, Maurizio De Giovanni, Carla Fracci, Lello Esposito, Ettore Bassi, Alda Merini, Giuliana Gargiulo.

Tra i successi della Graus Edizioni ci tengo a citare L’inaffondabile, un romanzo dettagliato e critico ispirato all’inabissamento del veliero Bayesian, nei pressi Porticello, pubblicato tre mesi dopo la tragedia; Andrea, oltre il pantalone rosa, un progetto giunto in casa editrice nel lontano 2013 che, grazie al nostro sostegno e alla nostra fiducia nei confronti dell’autrice, Teresa Manes, ha ispirato il film Il ragazzo dai pantaloni rosa, la pellicola più vista nel 2024. È dallo stesso film che è nato il libro di Ciro Cacciola e Maria Francesca Rubino, che riporta la sceneggiatura del film, nonché la vita del giovane fino alla sua tragica dipartita.

L’AI è un fenomeno e uno strumento in ascesa, utilizzato in qualsiasi ambito e ambiente di lavoro. Qual è il vostro approccio con tale mezzo?

Credo fortemente alla macchina perfetta che è l’essere umano. Non cerco la perfezione, ma l’autenticità. Certamente l’AI ha concesso lo sviluppo tecnologico e il miglioramento di alcuni aspetti della vita e delle professioni, supportando la società in molteplici situazioni. Ma non è il nostro caso. Le editor di Graus Edizioni si approcciano al testo in maniera anche personale, e questo mette in risalto e caratterizza ogni lavoro. Ogni autore e autrice ha assegnato una figura specifica, dopo uno studio attento in merito a vita, affinità, sinergia. Questo fa sì che i testi siano reali, umani. Genuinità che si riscontra in qualsiasi ambito, nella creazione dei comunicati stampa, delle lettere di presentazione, stipulazione dei contratti, delle sinossi e delle schede di valutazione… è tutto frutto di competenti esseri umani che utilizzano il massimo delle loro potenzialità. E questo voglio che sia sempre preservato e risaltato.

Quanto è importante in una casa editrice il ruolo della squadra?

È fondamentale. Se la squadra non lavora in serenità, in condivisione, in armonia, il lavoro ne subisce. Il supporto tra i componenti del team rende il tutto coeso; ogni professione è funzionale all’altra, il lavoro di uno è fondamentale per il lavoro dell’altro. In Graus Edizioni nessuno ha in mente un unico e solo obiettivo personale; l’errore è un problema di tutti; così come i successi sono condivisi e sentiti fortemente da ogni componente.

Qual è la sua missione in quanto editore?

Dare l’opportunità di raccontarsi. È una vita fin troppo frenetica per ascoltarsi, nessuno ha mai tempo per accogliere le difficoltà e i traumi di chi ha di fronte. I libri sono cultura, letteratura, ma sono anche passione, emozioni, storie di vita, di gioia e di sofferenze. Spesso i miei autori mi ringraziano perché, attraverso il libro, hanno avuto il coraggio di liberarsi, di affrontare paure e insicurezze. E quelle parole, per quanto mi riguarda, valgono più di qualsiasi cosa.

20 anni di attività e successi: con quali qualità crede di essere riuscito a crescere e ad espandere la sua attività?

Perseveranza, costanza e tanto ottimismo. Le difficoltà sono sempre dietro l’angolo, inutile negarlo. Andare avanti con dedizione e professionalità è necessario e, soprattutto, non bisogna mai farsi prendere dallo sconforto, ma affrontare seriamente il problema senza ingigantirlo, evitando di dar vita a disagi interni alla casa editrice che potrebbero scoraggiare l’intera squadra. E poi, senza peccare di presunzione, i nostri autori e le nostre autrici sono soddisfatti delle pubblicazioni, perché assecondiamo i gusti, consigliando loro le soluzioni migliori; quelle che possono mettere in evidenza le peculiarità dei loro testi. L’impegno e la competenza pagano sempre.

Che cosa si aspetta per il futuro della Graus Edizioni?

Nonostante i nostri successi credo che l’espansione e la crescita di una casa editrice possano essere inarrestabili. Non voglio mai esagerare e forzare il naturale corso delle cose; credo che l’intera squadra faccia sempre il meglio per l’ascesa, e i risultati ci sono e sono evidenti. Mi auguro di andare avanti così, con passione e costanza e tanta pazienza, facendo il massimo delle mie e delle nostre competenze per diffondere l’operato di Graus Edizioni. Ma, soprattutto, considerando l’imminente passaggio generazionale, auguro a mio figlio, Mariano Graus, di prendere in mano le redini della casa editrice, augurandogli la perseveranza e la lucidità di affrontare tutto ciò che incontrerà nel suo cammino.

Approdi d’Autore giunge quest’anno alla sua XXI edizione: cos’è Approdi d’autore e da dove nasce l’idea?

Approdi d’Autore è, prima di tutto, una kermesse letteraria, un prestigioso evento di premiazione, in vita da vent’anni, in cui letteratura, bellezza, natura e arte si intrecciano armonicamente. Più di trenta candidati tra autori e autrici emergenti, e non, sono invitati a partecipare a una serata interamente dedicata a loro e alle loro opere, in una splendida cornice naturale, quella dell’isola di Ischia. È un’occasione di incontro, in cui giornalisti, artisti e scrittori condividono le loro idee, esperienze, chiudendo così un cerchio annuale di pubblicazioni. L’idea nasce nel 2005, dalla mia passione per l’isola di Ischia, in cui trascorro da sempre le mie vacanze estive, e dall’amore per il mio lavoro.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Riso asiatico a dazio zero, Coldiretti lancia l’allarme a Bruxelles: “Senza reciprocità nessun futuro per il made in Italy”

Paolo Fruncillo

Vertice Ue spaccato su Israele. Europa rinvia la decisione a luglio

Maurizio Piccinino

Ustica, 45 anni dopo. Mattarella: “Una ferita profonda nella storia della Repubblica”

Chiara Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.