Questa mattina è ufficialmente entrato in vigore il cessate il fuoco bilaterale tra Israele e Iran, a seguito dell’annuncio diffuso dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul social Truth. “Il cessate il fuoco è ora in vigore. Per favore non violatelo”, ha esortato il Tycoon, invitando le due parti a rispettare rigorosamente l’accordo. Secondo il calendario stabilito, l’Iran ha cessato le ostilità alla sesta ora dall’annuncio, mentre Israele si è fermato alla dodicesima: in questo modo le 24 ore pattuite si completeranno nella serata odierna, sancendo ufficialmente la fine della “guerra dei dodici giorni”. In una nota diffusa dal governo israeliano, si legge che “Israele ha accettato la proposta del Presidente Donald Trump per un cessate il fuoco bilaterale, alla luce del raggiungimento degli obiettivi dell’operazione e in pieno coordinamento con Trump”. Nello stesso comunicato, Tel Aviv ringrazia gli Stati Uniti “per il loro sostegno alla difesa e per la partecipazione all’eliminazione della minaccia nucleare iraniana”.
Dal canto suo, l’amministrazione americana non ha mancato di sottolineare l’importanza del risultato diplomatico: pur non entrando nel merito delle operazioni militari, Trump ha presentato l’intesa come “un successo per la stabilità della regione” e ha esortato entrambe le parti a “mantenere l’impegno preso davanti al mondo”.
‘Rising Lion’
Il governo di Gerusalemme ha inoltre rivendicato il pieno successo dell’operazione militare denominata ‘Rising Lion’. In particolare, si legge nel comunicato: eliminazione della minaccia nucleare e dei programmi balistici iraniani, definiti “due pericoli esistenziali” per lo Stato di Israele; controllo aereo completo sui cieli di Teheran, grazie all’impiego coordinato di velivoli da ricognizione e caccia di ultima generazione; danni gravissimi alla leadership militare del regime, con decine di obiettivi chiave distrutti. Ieri sera il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione straordinaria con il Ministro della Difesa Israel Katz e i vertici delle Forze di Difesa (IDF) e dei servizi d’intelligence, per confermare che “tutti gli obiettivi dell’operazione sono stati conseguiti”. Il comunicato ribadisce che “Israele risponderà con forza a qualsiasi violazione del cessate il fuoco”.
Le vittime dell’attacco su Beer Sheva
Nonostante il cessate il fuoco, i soccorsi nelle aree colpite proseguono. Secondo i servizi di emergenza israeliani, l’attacco missilistico sferrato dall’Iran su Beer Sheva nei giorni scorsi ha provocato almeno quattro vittime e una dozzina di feriti, molti ricoverati per trauma da frammenti o shock da esplosione. Le autorità sanitarie locali confermano che, in vista dell’entrata in vigore della tregua, non si registrano nuovi lanci.