domenica, 15 Giugno, 2025
Esteri

Duecento missili su Israele, sessanta morti a Teheran: la guerra accelera

L’escalation di violenza continua a tenere il mondo con il fiato sospeso dopo il nuovo fronte militare ‘scoppiato’ tra Iran e Israele. Lo scambio incrociato di razzi e raid ha provocato altre vittime e feriti, secondo i media locali. Le Forze di difesa israeliane hanno riferito di meno di 100 missili effettivamente lanciati da Teheran e Kermanshah verso il cuore del Paese, ma altre fonti internazionali parlano di almeno 200 ordigni. L’Iran minaccia di moltiplicare la sua risposta con oltre 2.000 missili. Nel frattempo l’Aeronautica israeliana ha colpito quello che viene definito “il quartiere di Khamenei” a Teheran. Proprio nella capitale iraniana, secondo la stampa governativa, un raid su un edificio residenziale di 14 piani avrebbe causato la morte di 60 persone, tra cui 20 bambini, compresi neonati.
L’offensiva di Gerusalemme ha colpito anche i vertici dell’apparato militare iraniano: due generali sono stati uccisi nei bombardamenti, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, citando fonti locali. Si tratta del Generale di brigata Mehdi Rabbani, vice della Direzione operazioni, e del Generale Gholam Mehrabi, numero due dell’intelligence delle Forze armate.

Israele risponde, Teheran minaccia l’Occidente

L’esercito israeliano ha reso noto su Telegram che diversi droni sono stati intercettati sulle zone della Cisgiordania e del Mar Morto. L’allerta resta altissima. Le autorità di Teheran, che nelle scorse ore hanno chiuso lo spazio aereo “fino a nuovo ordine”, minacciano di colpire installazioni militari occidentali, comprese basi francesi, britanniche e statunitensi nella regione, “nel caso in cui dovessero interferire”. Il governo islamico ha intanto chiuso definitivamente la porta al dialogo sul nucleare con gli Stati Uniti, giudicandolo ormai “inutile”. Un segnale che riduce drasticamente ogni spazio per la diplomazia internazionale.
Dalla scorsa notte, l’Iran avrebbe lanciato almeno 200 missili balistici, secondo le stime dell’Idf. Di questi, circa il 75% sarebbe stato intercettato dai sistemi di difesa israeliani, tra cui l’Iron Dome e la Fionda di David. Il restante 25% ha raggiunto zone aperte, evitando danni gravi alle infrastrutture. Ma la propaganda del gruppo palestinese Hamas ha già celebrato l’offensiva come un “successo”, sottolineando come i sistemi difensivi israeliani non siano riusciti a fermare completamente l’ondata. Izzat al-Risheq, esponente di spicco del movimento, ha dichiarato: “Israele pagherà il prezzo dell’incendio che ha acceso nella regione”.

“Teheran brucerà”

Il tono delle minacce si alza da entrambe le parti. Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz, in un messaggio durissimo, ha avvertito la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei: “Se continueranno i lanci, Teheran brucerà”. Nelle stesse ore, il Ministro ha convocato un vertice operativo con il capo di Stato maggiore Eyal Zamir e i vertici dell’Idf. Sul piano internazionale, cresce l’allarme. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto lo stop immediato: “I missili iraniani su Tel Aviv, le bombe israeliane sui siti nucleari. Basta escalation. È tempo di tornare alla diplomazia”.
Un monito è giunto anche da Papa Leone XIV durante l’udienza giubilare: “Nessuno deve minacciare l’esistenza dell’altro. Ogni Paese ha il dovere di promuovere soluzioni che garantiscano sicurezza, giustizia e dignità. La pace si costruisce nel rispetto e nel dialogo, non con la distruzione”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Kiev: nella notte lancio di 58 droni russi su diverse regioni

Antonio Marvasi

Nuova perdita d’aria sulla ISS: la NASA minimizza, ma gli esperti sono preoccupati

Anna Garofalo

Gli USA festeggiano il ‘Giorno e la Settimana Nazionale della Bandiera’

Chiara Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.