“Siamo con voi, oggi e domani, perché l’Italia ha bisogno di chi rischia, crea, investe e guarda avanti”. Con queste parole Giorgia Meloni ha aperto il suo videomessaggio al 54esimo Convegno nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, in corso a Rapallo. Un intervento denso di contenuti economici e industriali, che ha ribadito la volontà del governo di affiancare il tessuto produttivo italiano in una fase cruciale per la ripartenza del Paese. “Il governo ha fatto una scelta chiara: stare al fianco di chi fa impresa, creare le condizioni per liberare il potenziale produttivo del Paese”, ha detto il Premier. Un sostegno che, secondo Meloni, si è già tradotto in “interventi concreti”: incentivi per chi assume e investe, misure contro il caro energia, attrazione di capitali stranieri, e soprattutto una nuova politica energetica “in grado di affrontare strutturalmente le criticità che minano la competitività del sistema Italia”.
Un’attenzione speciale, ha sottolineato, è stata posta nel difendere le imprese da derive ideologiche: “Abbiamo contrastato una visione troppo rigida della transizione ecologica, che ha generato più danni che benefici, rivelandosi insostenibile non solo economicamente, ma anche socialmente”.
“Il coraggio di scommettere”
Il Primo Ministro ha voluto rimarcare un concetto chiave: pensare in grande. “Abbiamo accumulato ritardi che dobbiamo colmare, ma non possiamo limitarci a gestire l’oggi. Serve una politica industriale che sappia guardare lontano, anticipare il futuro, investire con audacia”. Per farlo, secondo Meloni, bisogna valorizzare ciò che l’Italia ha di unico: il Made in Italy, i settori strategici, le competenze diffuse. Ma serve anche aprire con decisione alle filiere innovative, scommettere sull’industria tecnologica, sull’intelligenza artificiale, sull’energia pulita ma sostenibile, sulle start-up di nuova generazione. “L’Italia è stata la patria del genio e dell’invenzione. E può tornare ad esserlo”.
“Non rinunciamo all’idea di essere una potenza economica, produttiva, industriale”, ha ribadito la presidente del Consiglio. In un mondo in cui la competizione globale si gioca sul terreno dell’innovazione e della rapidità, l’Italia – ha detto – deve rispondere con le sue eccellenze, ma anche con una governance capace di accompagnare il cambiamento.
Un’economia che guarda al futuro
Meloni ha quindi rilanciato la necessità di una strategia coerente e continuativa: “Non bastano riforme spot o interventi emergenziali. Serve una visione condivisa, che valorizzi l’impresa come strumento di benessere e di giustizia sociale”. Il contesto del Convegno di Rapallo ha permesso al Premier di rivolgere un messaggio diretto ai giovani imprenditori. “La vostra passione è la prima leva del cambiamento. Il Paese ha bisogno di voi, della vostra intraprendenza, della vostra capacità di immaginare e costruire futuro”. Il governo, ha assicurato, continuerà a creare un ambiente favorevole allo sviluppo, eliminando ostacoli burocratici, favorendo il merito e premiando il rischio d’impresa.
Nel suo saluto finale, Meloni ha scelto un tono collaborativo e inclusivo: “Grazie per quello che abbiamo fatto finora, ma soprattutto grazie per quello che faremo insieme. Perché la ricostruzione dell’Italia industriale si può fare solo insieme a chi ogni giorno mette passione, sacrificio e intelligenza nella propria impresa”.