BOLOGNA (ITALPRESS) – La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema a cui la confederazione Cifa Italia e il sindacato Confsal da sempre danno priorità, a partire proprio dal recente rinnovo della loro contrattazione collettiva che, in linea con la normativa vigente e le raccomandazioni europee, trasforma la tutela della salute nei luoghi di lavoro da obbligo formale a leva strategica per la qualità del lavoro e la competitività delle imprese. Se n’è parlato nel corso del convegno “Per un ambiente di lavoro sano e sicuro”, organizzato da Confsal e Cifa a Bologna.
Fra le novità di maggiore rilievo spiccano due elementi che ridefiniscono, in profondità, la governance della sicurezza aziendale: l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nella valutazione predittiva dei rischi, con l’integrazione delle tecnologie di machine learning con i Modelli Organizzativi e di Gestione (MOG) al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e prevenire l’insorgere di situazioni critiche, e il rafforzamento del ruolo del preposto, come snodo operativo decisivo nella catena della sicurezza, prevedendo per questa figura il riconoscimento di un emolumento specifico commisurato al grado di rischio del settore produttivo, una copertura assicurativa per responsabilità civile e tutela legale rispetto ai compiti svolti e una formazione biennale obbligatoria.
Quest’ultimo è uno dei punti previsti dal “Decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata” di Confsal, un documento dinamico implementato in occasione del quarto Safety Confsal, che propone una serie di azioni, caratterizzate dalla cifra della concretezza e volte a incidere strutturalmente su una piaga che continua a mietere troppe vittime e a provocare ingenti danni alle persone e al Paese.
Nello specifico, il documento propone di assegnare all’INAIL i compiti di coordinamento della vigilanza tecnica, della consulenza, della formazione e dell’informazione alle imprese, in qualità di Polo Unico della sicurezza sul lavoro. Questo comporta il consequenziale riequilibrio tra numeri delle aziende soggette a vigilanza e corpo ispettivo/consulenziale, con un aumento considerevole del numero degli ispettori tecnici/consulenti, non meno di 5.000, da collocare presso l’INAIL tramite una fase di assunzione a chiamata diretta o tramite procedure semplificate e rapide. Un’altra proposta è un adeguato trattamento economico degli ispettori e dei consulenti INAIL e degli ispettori tecnici dell’INL, tramite uno specifico stanziamento pubblico di risorse aggiuntive per finanziare una specifica “indennità tecnici della sicurezza”. Confsal inoltre chiede di prevedere un incentivo economico alle imprese che assumano tecnici addetti esclusivamente alla salute e sicurezza sul lavoro in azienda.
Per abbattere la cifra di mille morti all’anno sul lavoro “servono interventi non di ordinaria manutenzione, ma provvedimenti straordinari. E’ necessario tra l’altro un arruolamento straordinario di risorse tecniche e professionali per la sicurezza sul lavoro”, sottolinea Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal.
“Il convegno è stato un momento importante per ribadire l’impegno di Fonarcom in materia di sicurezza – afferma Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e di Fonarcom -. Abbiamo ricordato che Fonarcom è stato il primo fondo interprofessionale a finanziare la formazione continua in materia di sicurezza ed è stato il primo fondo ad accogliere la formazione a distanza. Abbiamo proposto all’INAIL di mettere a disposizione tutti i dati delle aziende e dei lavoratori che hanno sviluppato corsi con Fonarcom, può essere una buona pratica da estendere ad altri fondi interprofessionali”.
Per prevenire gli incidenti sul lavoro “l’intelligenza artificiale può avere un ruolo importante, grazie per esempio a dispositivi di protezione individuale, ma come ci dice l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, accanto alle opportunità ci sono anche dei rischi – spiega Cesare Damiano, presidente dell’associazione Lavoro&Welfare -. Il ruolo della contrattazione è fondamentale. Se negli anni ’70 si facevano nelle grandi imprese i comitati per l’ambiente, per le qualifiche, per la mensa, oggi dobbiamo dare vita a commissioni che affrontino i temi dell’intelligenza artificiale”.
Spesso la sicurezza viene confusa con un documentificio, invece la sicurezza è un fattore culturale. Serve vicinanza tra datori di lavoro e lavoratori per la vera formazione che può salvare delle vite”, sottolinea l’esperto di diritto del lavoro Andrea Rapacciuolo.
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