La persecuzione dei cristiani in Nigeria ha raggiunto livelli allarmanti, suscitando grande apprensione a livello internazionale. Il vescovo Wilfred Anagbe, guida spirituale della diocesi di Makurdi, ha recentemente ricevuto gravi minacce dopo aver testimoniato con coraggio davanti al Congresso degli Stati Uniti. Durante questa importante udienza, Anagbe ha denunciato la crescente violenza che colpisce le comunità cristiane, attribuendola principalmente a gruppi islamisti estremisti che hanno come obiettivo dichiarato quello di estirpare completamente il cristianesimo dal territorio nigeriano. Secondo le parole del vescovo, i militanti musulmani stanno portando avanti una pulizia religiosa, caratterizzata da attacchi sistematici e violenti ai villaggi cristiani, rapimenti di massa e la forzata imposizione della legge della Sharia nelle regioni dove la popolazione è a maggioranza cristiana, causando sofferenze e disordini sociali. Anagbe ha sollecitato gli Stati Uniti affinché esercitino una pressione più decisa sul governo nigeriano, chiedendo che venga posta fine a questa situazione di totale impunità. Ha sottolineato come le autorità locali continuino a non intervenire in modo efficace per fermare le violenze che devastano le comunità. Dopo aver rilasciato la sua testimonianza, il vescovo ha ricevuto minacce anonime molto gravi, che mettono a rischio non solo la sua sicurezza personale, ma anche quella dell’intera diocesi da lui guidata. Fonti locali segnalano che gruppi estremisti pericolosi potrebbero presto intensificare le loro azioni violente contro i leader religiosi che denunciano la situazione critica. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la crescente instabilità che caratterizza la Nigeria, con numerose organizzazioni per i diritti umani che lanciano appelli per interventi immediati volti a tutelare i cristiani e tutte le minoranze nel paese.