giovedì, 12 Giugno, 2025
Esteri

Gaza e Cisgiordania sempre più in crisi. Israele colpisce anche in Yemen: il conflitto si allarga

Greta Thunberg espulsa, arrivata a Parigi. Abu Mazen: smilitarizzare Hamas e dispiegare una forza di pace. Netanyahu ha chiesto a Trump lo stop ai negoziati sul nucleare con Teheran

Mentre la comunità internazionale resta divisa tra appelli alla pace e sanzioni mirate, la giornata di ieri ha segnato un nuovo picco di tensione nel conflitto mediorientale, con violenti raid israeliani su Gaza, la Cisgiordania fino al porto yemenita di Hodeidah. L’Idf ha lanciato un nuovo invito all’evacuazione per i residenti del nord della Striscia di Gaza, in vista di operazioni mirate. “Le nostre forze operano con grande forza”, ha scritto su X il portavoce Avichay Adree, esortando la popolazione a dirigersi verso sud “per la propria sicurezza”. Nelle stesse ore, almeno sette palestinesi sono morti sotto i colpi dell’artiglieria israeliana a Khan Younis, in una zona designata come “sicura” per gli sfollati. Secondo Wafa, i raid di ieri hanno provocato almeno 51 vittime. E a rendere ancora più drammatico il bilancio, si aggiungono le notizie di spari contro civili in fila per ricevere generi alimentari: 14 morti. Secondo fonti locali, a sparare sarebbero stati uomini armati alleati dell’esercito israeliano, che si sarebbero poi ritirati in una zona militare a Rafah. Da quando è stato introdotto il nuovo sistema di distribuzione alimentare, si contano almeno 127 morti. Inoltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato “praticamente fuori servizio” l’ospedale Al-Amal: l’accesso è bloccato, i pazienti non possono essere trasferiti e i due team medici rimasti lavorano in condizioni estreme. A Khan Younis resta operativo solo il complesso medico Nasser con un reparto di terapia intensiva. Nel frattempo, due giovani giornalisti palestinesi sono stati uccisi dai raid: Momen Abo Alouf a Gaza City e Ismail Al Astan a Khan Younis. Le loro morti si aggiungono a un bilancio sempre più pesante per i media locali.In Cisgiordania, le forze israeliane hanno circondato la città vecchia di Nablus, imponendo un assedio che ha provocato decine di casi di intossicazione da gas lacrimogeni. In questo quadro, Abu Mazen ha rivolto un appello alla comunità internazionale affinché si smilitarizzi Hamas e si ponga Gaza sotto il controllo di una forza di pace araba. In una lettera inviata a Macron e Mohammed bin Salman, che co-presiederanno a giugno una conferenza ONU sul tema, il leader palestinese ha condannato apertamente l’attacco del 7 ottobre 2023 e chiesto la liberazione immediata degli ostaggi.

Thunberg espulsa

L’attivista svedese Greta Thunberg è atterrata ieri a Parigi dopo l’espulsione da Israele, dove era stata arrestata a bordo della nave umanitaria Madleen insieme ad altri 11 attivisti della Freedom Flotilla Coalition. “Siamo stati rapiti in acque internazionali”, ha dichiarato ai giornalisti, pur riconoscendo di essere entrata illegalmente in Israele. La nave era stata intercettata dalla marina israeliana mentre tentava di rompere il blocco navale su Gaza. Otto attivisti, tra cui cinque francesi, hanno rifiutato l’espulsione e sono tuttora detenuti. Il gruppo per i diritti umani Adalah fornisce loro assistenza legale.

Netanyahu chiede lo stop al dialogo con Teheran

Sul fronte diplomatico, secondo fonti di Haaretz, il premier israeliano Netanyahu avrebbe chiesto a Trump di interrompere i negoziati con l’Iran sul programma nucleare. Trump avrebbe risposto invitandolo a evitare discorsi pubblici su eventuali attacchi militari contro le centrali iraniane, affermando che “non otterrà il via libera”.

Raid in Yemen

Nel frattempo, il conflitto ha travalicato i confini di Israele. L’IDF ha confermato un’operazione contro obiettivi Houthi nel porto yemenita di Hodeidah. Navi lanciamissili hanno colpito “infrastrutture terroristiche” utilizzate, secondo l’esercito, per il trasferimento di armi. “È l’ennesimo esempio di sfruttamento cinico di strutture civili per fini militari”, si legge nel comunicato israeliano. L’operazione è stata la risposta a recenti attacchi con missili e droni lanciati dagli Houthi contro Israele.

Madre di Adam, “grazie all’Italia”

Straziante la testimonianza di Alaa Al-Najjar, pediatra palestinese, arrivata in Italia con il figlio Adam, sopravvissuto a un raid in cui ha perso il padre e nove fratelli. “Ringrazio l’Italia per aver accolto Adam. Gaza è triste, ma spero che possa guarire e tornare a scuola”. La donna, visibilmente commossa, ha ringraziato anche per la solidarietà ricevuta: “Non uso i social, ma ho sentito l’affetto delle persone”.

Londra e alleati sanzionano ministri ultranazionalisti israeliani

Nel frattempo, sul piano internazionale, il Regno Unito, insieme a Canada, Australia e Nuova Zelanda, ha annunciato sanzioni contro i ministri israeliani Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, accusati di alimentare la nuova ondata di violenza a Gaza e di promuovere l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania. Le sanzioni arrivano nel pieno di una crisi diplomatica che vede l’Europa e una parte del mondo occidentale sempre più critica verso l’attuale governo israeliano.

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