giovedì, 12 Giugno, 2025
Attualità

Mattarella, una giornata tra Vespucci e Ue (e non solo): “Democrazia radice di pace e giustizia”

A Genova saluta l’equipaggio della nave scuola, in Lussemburgo il richiamo all’identità europea. Messaggi a Vienna dopo la tragedia di Graz. L’elogio ai commercialisti italiani: “Protagonisti dello sviluppo”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con S.A.R. il Granduca di Lussemburgo, Enrico di Lussemburgo
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con S.A.R. il Granduca di Lussemburgo, Enrico di Lussemburgo

Lo si può dire tranquillamente. Ieri Sergio Mattarella non si è per nulla risparmiato, dividendo le sue 24 ore tra Genova e il Lussemburgo, inviando anche alcuni messaggi istituzionali. Insomma, il martedì del Capo dello Stato è stato davvero ricca di impegni, a testimonianza di certo del ruolo centrale della Presidenza italiana nella rappresentanza del Paese, tanto sul piano interno quanto su quello internazionale. La visita ufficiale in Lussemburgo su invito del Granduca Enrico ha rappresentato comunque il cuore simbolico della giornata. Qui in primis il Capo dello Stato ha tenuto a precisare il legame storico e identitario che unisce l’Italia al Granducato: “Lussemburgo e Italia possono essere a pieno titolo considerati tra i fondatori dell’Europa odierna”, ha detto durante l’incontro ufficiale. “Abbiamo seguito senza esitazione il cammino che ci ha riuniti nella Nato nel 1949, che ha portato alla creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio nel 1951, fino ai Trattati di Roma del 1957”.
Rievocando gli ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, Mattarella ha ricordato come entrambi i Paesi abbiano visto la propria indipendenza minacciata dal Terzo Reich, trovando nella costruzione europea una risposta alle ferite del passato: “Il continente europeo è riuscito a raggiungere il suo obiettivo: superare le divisioni e guardare verso un futuro di pace e prosperità condivise”.

Casa di tanti italiani

La comunità italiana in Lussemburgo è stata poi al centro di un ulteriore passaggio del discorso presidenziale. Il Granducato, ha detto Mattarella, “è divenuto la casa di tanti italiani: oltre un secolo è passato dai primi arrivi di connazionali per lavorare nelle miniere e nelle acciaierie. Oggi è un caleidoscopio di talenti”. Un processo di integrazione e convivenza che il Presidente ha definito “parte della grandezza d’Europa”. Nel mezzo della sua giornata lussemburghese, Mattarella non ha mancato di far sentire la voce dell’Italia in altri due ambiti rilevanti. Inviando un messaggio di partecipazione e cordoglio al Presidente Federale austriaco Alexander Van der Bellen per la tragica sparatoria avvenuta in una scuola di Graz, ha espresso “le più sentite condoglianze e la più sincera vicinanza alle famiglie delle vittime”, augurando anche un pronto ristabilimento ai giovani feriti.
Infine, la voce del Presidente si è levata anche in ambito economico e professionale. In un messaggio indirizzato a Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Mattarella ha riconosciuto il valore della categoria come “interlocutore nevralgico delle istituzioni” e “attore di primo piano nel funzionamento di un sistema che realizza i principi costituzionali”. Ricordando l’importanza degli Stati Generali della professione, il Capo dello Stato ha evidenziato come i professionisti rappresentino una risorsa fondamentale nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in linea con la visione di un’Europa rafforzata e protagonista del futuro.

A Genova

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell’area portuale, in occasione della Festa della Marina

La mattina si era aperta a Genova, dove il Capo dello Stato ha preso parte alla Giornata della Marina Militare, accogliendo l’equipaggio della nave scuola Amerigo Vespucci. L’imbarcazione, definita dal Presidente come un “capolavoro di maestria di navigazione”, ha da poco concluso una lunga campagna addestrativa, durante la quale ha solcato i mari del mondo, compiendo anche il mitico passaggio di Capo Horn: “È stato un motivo di orgoglio per tutti, non soltanto per la Marina. Grazie per quello che avete fatto, auguri per il futuro della vostra carriera e complimenti”, ha detto Mattarella ai marinai. Nel messaggio ufficiale inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, il Presidente ha espresso gratitudine per l’impegno delle donne e degli uomini in divisa: “La Marina Militare rappresenta un’eccellenza, il volto di un’Italia che si fa carico, con alto senso di responsabilità, della missione di contribuire a salvaguardare la pace e la sicurezza, in aderenza ai valori costituzionali”. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla memoria dei caduti.

 

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