Luciano Spalletti ha spiazzato tutti. Nella consueta conferenza stampa pre-partita, convocata a Coverciano alla vigilia dell’amichevole Italia-Moldavia, il commissario tecnico ha annunciato pubblicamente la fine del suo mandato alla guida della Nazionale. Le sue parole sono state chiare: “Gravina mi ha sollevato dall’incarico. Io sarei rimasto”.
Una frase breve ma pesante, che ha lasciato la sala stampa in silenzio per qualche secondo. Spalletti ha poi precisato che sarà comunque regolarmente in panchina domani sera, per onorare l’impegno già fissato con la squadra. “Poi risolveremo il contratto. Devo prendere atto dell’esonero”, ha aggiunto senza sbilanciarsi ulteriormente sui motivi della decisione.
Un rapporto interrotto all’improvviso
L’annuncio del ct è arrivato senza alcuna avvisaglia. Nessun comunicato ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio aveva anticipato un possibile cambio in panchina. Fino a oggi, tutto sembrava procedere con continuità, almeno in apparenza. Spalletti aveva assunto la guida della Nazionale ad agosto 2023, subentrando a Roberto Mancini dopo la sua improvvisa uscita di scena. In meno di un anno aveva costruito un gruppo in rinnovamento, puntando su un mix di volti nuovi e giocatori esperti, con l’obiettivo di portare l’Italia agli Europei e rilanciare un’identità di gioco stabile.
L’esonero è stato pronunciato direttamente dal tecnico, lasciando intendere che si tratti di una scelta calata dall’alto, non condivisa né voluta.
Domani l’ultima panchina: Italia-Moldavia
Spalletti sarà comunque presente sulla panchina azzurra domani sera per l’amichevole contro la Moldavia. La partita, prevista allo stadio di Empoli, era stata pensata come un banco di prova utile a testare schemi e formazioni in vista delle prossime sfide ufficiali. Ora assume un significato diverso: sarà con tutta probabilità l’ultima gara di Spalletti da ct.
Il tecnico ha voluto specificare che, nonostante la decisione della FIGC, ha scelto di portare a termine questo impegno per senso di responsabilità verso il gruppo e lo staff. Nessuna polemica, ma neppure spiegazioni dettagliate. La conferenza stampa si è conclusa rapidamente, lasciando aperti più interrogativi che risposte.
Nessuna nota ufficiale dalla FIGC
Al momento, dalla Federazione non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. Né il presidente Gabriele Gravina né altri dirigenti hanno commentato le parole di Spalletti. Non è chiaro se la separazione fosse già stata discussa nei giorni scorsi o se l’annuncio di oggi rappresenti un’accelerazione inattesa.
È possibile che i dettagli della risoluzione del contratto vengano definiti nelle prossime ore, ma l’assenza di una dichiarazione istituzionale alimenta l’incertezza. I rapporti tra Spalletti e la dirigenza federale, finora mai apertamente conflittuali, potrebbero aver subito tensioni non emerse pubblicamente.
Il futuro della panchina azzurra è un punto interrogativo
Se la decisione sarà confermata, si aprirà ora la questione della successione. Con l’Europeo alle porte, il tempo per un cambio della guida tecnica è ristretto. La FIGC sarà costretta a muoversi rapidamente per evitare ricadute negative sulla preparazione del gruppo. Chi guiderà l’Italia nelle prossime partite ufficiali? Al momento non circolano nomi certi, ma è facile immaginare che si stiano valutando profili già esperti di calcio internazionale o figure interne al sistema federale.
Spalletti lascia dunque la Nazionale in un momento delicato, a metà strada tra la fase di ricostruzione e l’attesa per i tornei che contano.