sabato, 7 Giugno, 2025
Attualità

Confcommercio e il sostegno al Ssn: sanità e benessere, ecco il ruolo delle professioni autonome

Le proposte di Barbieri e Fioroni: serve un servizio inclusivo e vicino alle esigenze delle persone

L’obiettivo che la Confcommercio Professioni sollecita è importante e innovativo: “Creare reti di collaborazione tra professionisti e istituzioni pubbliche per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale”. Proposte e documenti sono stati presentati alla Camera: “per un sistema sanitario più inclusivo e sostenibile”, dal segretario generale Barbieri. Un lavoro, come annunciato dalla Confederazione, capace di offrire una “riflessione ampia e condivisa sul contributo che le professioni autonome possono offrire alla costruzione di un ecosistema della salute e del benessere più sostenibile, inclusivo e vicino alle esigenze delle persone”.

Un dialogo serrato

A dare avvio all’iniziativa, organizzata in collaborazione con Marta Schifone, componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera, sono stati oltre a Marco Barbieri, segretario Generale di Confcommercio Imprese per l’Italia e Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni. Nel corso del confronto – un dialogo serrato tra esperti, docenti universitari, rappresentanti delle associazioni aderenti a Confcommercio Professioni e figure legate al mondo della salute -, si sono “alternati”, evidenzia la Confcommercio, “momenti di confronto dedicati all’evoluzione delle professioni in relazione alla trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale, alla promozione del benessere legato alla prevenzione”.

L’impegno di Confcommercio per lo sviluppo e le prestazioni

“Da tempo la Confederazione ha ampliato la propria missione e il proprio ambito di rappresentanza includendo in maniera significativa il mondo delle professioni”, ha illustrato Barbieri, “questa scelta strategica testimonia l’attenzione costante dell’associazione verso le diverse realtà economiche e sociali che contribuiscono allo sviluppo del nostro Paese”. “Oggi, infatti”, ha puntualizzato Barbieri, “Confcommercio rappresenta con piena efficacia e autorevolezza anche le categorie professionali, affermandosi come punto di riferimento imprescindibile per molteplici settori”. “In particolare”, ha aggiunto il segretario generale, “le tematiche affrontate in questo momento riguardano il settore sanitario, un ambito di cruciale importanza per la società e per il sistema economico nazionale. In quest’ottica, Confcommercio manifesta un forte interesse verso le opportunità di integrazione tra pubblico e privato nella sanità, convinta che una collaborazione più stretta e funzionale possa favorire l’innovazione, migliorare la qualità dei servizi e garantire una maggiore efficienza complessiva”. “I professionisti che operano nel settore salute, aderenti a Confcommercio Professioni, svolgono la loro attività nei territori e intercettano bisogni reali, promuovono prevenzione e supporto personalizzato. È ora di passare”, ha proposto ancora Barbieri, “da una logica di segmentazione a una di integrazione: creare reti di collaborazione tra professionisti e istituzioni pubbliche, per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale e renderlo più vicino ai cittadini”.

Sostenere il Servizio sanitario

Nel suo intervento la presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, presentando i temi del convegno ha rimarcato gli obiettivi dell’incontro. “Questa iniziativa è nata dal lavoro condiviso tra tutte le associazioni di Confcommercio Professioni che operano nel campo della salute e del benessere. L’ho sostenuta perché ha fatto emergere sinergie importanti tra le associazioni, con proposte concrete da presentare alle istituzioni”. “Partendo da esigenze diverse di riconoscimento professionale”, ha spiegato Fioroni, “abbiamo trovato un messaggio comune: le nostre professioni possono contribuire alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Possiamo farlo integrandoci meglio tra professioni, promuovendo la prevenzione e decongestionando le strutture sanitarie. Confcommercio Professioni lavora per garantire sempre più qualità, etica e deontologia tra gli associati. Siamo anche una forma aggregativa riconosciuta dalla legge 4/2013”.

Valorizzare le competenze

Anna Rita Fioroni come presidente di Confcommercio Professioni, ha inoltre precisato “come molte delle associazioni aderenti valorizzino le competenze dei propri iscritti su base volontaria, trattandosi di professioni associative non regolamentate da ordini o collegi”.

L’attenzione verso le categorie

Durante la presentazione delle iniziative e delle proposte, è stata sottolineata la partecipazione all’iniziativa anche di professionisti soggetti a “regolamentazione statale, come quelli appartenenti alle cosiddette ‘arti ausiliarie’ sanitarie, per i quali”, Anna Rita Fiorini, ha auspicato il superamento “di una classificazione ormai superata, al fine di riconoscerne pienamente il contributo nella prevenzione e nella diagnosi precoce, grazie anche alla loro diffusione sul territorio”. Fioroni, riferisce una nota di Confcommercio, ha infine “richiamato l’attenzione sul ruolo di altre categorie professionali, come gli psicologi liberi professionisti e i designer, che con le loro attività contribuiscono concretamente al miglioramento della qualità della vita e alla promozione di stili di vita più sani”.

L’auspicio di una sinergia

“Confcommercio Professioni”, ha detto ancora Fioroni, “è la prova concreta che l’integrazione tra professioni è possibile e produce proposte sostenibili. Siamo una nuova frontiera della rappresentanza professionale, pronta a interpretare i cambiamenti in atto, dall’intelligenza artificiale alle nuove forme di welfare e tutele per i professionisti. Ogni associazione ha contribuito descrivendo come partecipa alla sostenibilità del sistema salute, agendo sulla prevenzione primaria, la diagnosi precoce e la gestione delle cronicità. Da qui”, ha auspicato la presidente di Confcommercio Professioni, ”può nascere una vera collaborazione con le altre professioni sanitarie, superando sovrapposizioni e lavorando in una logica di filiera”.

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