“Mi piace il Presidente Xi della Cina, mi è sempre piaciuto e mi piacerà sempre, ma è molto duro ed è estremamente difficile fare un accordo con lui”. Con queste parole, pubblicate sul social Truth, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato il rapporto con l’omologo cinese Xi Jinping nel giorno in cui sono entrate in vigore nuove, durissime tariffe commerciali imposte da Washington.
A partire dalla mezzanotte americana (le 6 del mattino in Italia), gli Stati Uniti hanno raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio importati dal resto del mondo, portandoli dal 25% al 50%. La decisione, ufficializzata ieri da un ordine esecutivo firmato dallo stesso Trump, è stata motivata con la necessità di proteggere la sicurezza nazionale e sostenere il comparto industriale interno, sempre più centrale nella politica economica della nuova amministrazione repubblicana.
Il provvedimento colpisce indistintamente tutti i Paesi esportatori, compresa l’Unione europea, che nelle ultime ore ha cercato di raffreddare i toni attraverso il dialogo diplomatico. “Ho avuto una discussione produttiva e costruttiva con l’ambasciatore Greer a margine della riunione ministeriale del Commercio dell’Ocse. Stiamo procedendo nella giusta direzione a ritmo sostenuto e rimaniamo in stretto contatto per mantenere lo slancio”, ha dichiarato il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, dopo l’incontro a Parigi con il rappresentante statunitense.