L’Arabia Saudita e il Qatar hanno annunciato un piano di sostegno finanziario per i dipendenti pubblici siriani, segnando un importante passo nella ricostruzione economica del paese, duramente colpito dalla guerra civile. L’iniziativa, sostenuta anche dagli Stati Uniti, prevede un incremento graduale degli stipendi fino al 400%, offrendo un significativo sollievo ai lavoratori del settore pubblico. Il finanziamento, pari a 15 milioni di dollari, permetterà alla Siria di estinguere i debiti con la Banca Mondiale, facilitando l’accesso a nuovi fondi per la ricostruzione e la stabilizzazione economica. Questa decisione segue la partecipazione del governatore della Banca centrale siriana e del ministro delle Finanze agli incontri primaverili del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e della Banca Mondiale, segnando il ritorno della Siria nel circuito finanziario internazionale dopo oltre 14 anni di isolamento. L’iniziativa è stata accolta con favore dal nuovo governo siriano, guidato da Ahmed al-Sharaa, che cerca il riconoscimento internazionale e il sostegno economico per rilanciare il paese. Tuttavia, il finanziamento è vincolato: i fondi saranno destinati esclusivamente ai funzionari civili, escludendo i ministeri dell’Interno e della Difesa, per evitare che vengano utilizzati a fini militari. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre la Siria tenta di ricostruire la propria economia e ristabilire la fiducia con i partner globali. Il sostegno di Arabia Saudita e Qatar potrebbe rappresentare un primo passo verso una maggiore stabilità finanziaria per il paese.