Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente nominato Paul Ingrassia, avvocato e podcaster noto per le sue posizioni ultraconservatrici, come nuovo capo dell’Office of Special Counsel, l’agenzia federale incaricata di tutelare i whistleblower e di garantire il rispetto dell’Hatch Act, la legge che vieta ai funzionari pubblici di impegnarsi in attività di campagna elettorale durante l’orario di lavoro retribuito dai contribuenti. Ingrassia, che ha appena compiuto 30 anni, prende il posto di Hampton Dellinger, rimosso lo scorso febbraio e successivamente temporaneamente reintegrato da un tribunale per poter proseguire le indagini sui licenziamenti di massa ordinati dall’amministrazione Trump. La sua nomina ha suscitato numerose controversie, soprattutto in virtù del suo passato di sostenitore della legge marziale come mezzo per ribaltare la vittoria elettorale di Joe Biden nel 2020. Oltre alla sua carriera nel campo legale, Ingrassia è noto per aver condotto il podcast “Right on Point”, caratterizzato da toni apocalittici e dalla difesa di figure particolarmente controverse come Andrew Tate. Trump ha definito Ingrassia un “costituzionalista stimato”, mentre il neo nominato capo dell’ufficio anti-corruzione ha promesso di “ripristinare la competenza e l’integrità del potere esecutivo”, impegnandosi a combattere “sprechi, frodi e abusi” all’interno degli uffici federali. La nomina di Ingrassia rappresenta un ulteriore passo strategico nella volontà di Trump di rimodellare le istituzioni federali, affidando posizioni chiave a figure che condividono la sua visione politica. Mentre l’opposizione democratica contesta con forza questa scelta, il nuovo Procuratore Speciale si prepara a guidare un ufficio che ha svolto un ruolo fondamentale nelle indagini riguardanti le amministrazioni precedenti.