In occasione della ‘Giornata mondiale del latte’, indetta dalla Fao e celebrata ogni anno il 1° giugno, l’Italia si conferma leader globale nella biodiversità casearia, con un patrimonio unico al mondo: ben 57 formaggi a denominazione di origine (tra Dop e Igp), ai quali si aggiungono 531 prodotti lattiero-caseari tradizionali censiti, per un totale di 588 specialità che rappresentano la ricchezza e la varietà del Made in Italy. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti diffusa in concomitanza con il ‘World Milk Day’, celebrato in tutta Italia con eventi nelle fattorie, agriturismi e mercati di Coldiretti e Campagna Amica. L’obiettivo è quello di avvicinare grandi e piccoli al mondo della mungitura e della produzione di eccellenze come burro, ricotta e formaggi tipici.
Secondo i dati elaborati da Coldiretti su base Ismea, i formaggi italiani costituiscono la colonna portante della Dop Economy tricolore, generando un valore alla produzione di 5,5 miliardi di euro, pari al 60% del totale del cibo a denominazione di origine. Non sorprende, dunque, che le specialità casearie occupino la maggior parte della top ten dei prodotti Dop per valore economico: in testa troviamo Grana Padano, seguito dal Parmigiano Reggiano, con Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Romano e Gorgonzola che completano le prime sei posizioni.
Il successo
Ma il successo dei formaggi italiani va ben oltre i confini nazionali. Il Parmigiano Reggiano si è posizionato al primo posto nella classifica globale di TasteAtlas, il noto atlante internazionale dei piatti e prodotti tipici, che include anche la Mozzarella di Bufala Campana e la Burrata tra le prime dieci posizioni. A rendere possibile questa eccellenza è una filiera solida e diffusa sul territorio: quasi 24mila stalle bovine e 110mila allevamenti di pecore e capre garantiscono ogni anno circa 14 milioni di tonnellate di latte, in prevalenza bovino. Un comparto che vale oltre 19 miliardi di euro e che dà lavoro, tra occupazione diretta e indotto, a più di 200mila persone.