Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha ottenuto una vittoria schiacciante nelle elezioni legislative e regionali del 25 maggio 2025, segnando un nuovo capitolo nella politica nazionale. Il suo Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha conquistato 23 dei 24 governatorati, assicurandosi una probabile maggioranza assoluta nell’Assemblea Nazionale. Le elezioni sono state caratterizzate dal boicottaggio dell’opposizione, che ha denunciato irregolarità e ha invitato i cittadini a non partecipare al voto. Alcuni leader dell’opposizione sostengono che le elezioni presidenziali del 2024, vinte da Maduro, siano state manipolate e hanno deciso di non riconoscere la legittimità del processo elettorale. Maduro ha celebrato la vittoria definendola una dimostrazione della forza del chavismo, affermando che il movimento è “più vivo e forte che mai”. Durante un comizio a Caracas, ha ribadito il suo impegno per la rivoluzione bolivariana, nonostante le sanzioni internazionali e le difficoltà economiche che il Venezuela continua ad affrontare. Le elezioni si sono svolte anche nella Guyana Esequiba, un territorio conteso con la Guyana, dove per la prima volta sono stati eletti rappresentanti locali. Questo voto ha rafforzato la posizione di Caracas nella disputa territoriale, aumentando le tensioni con il governo di Georgetown. Mentre Maduro festeggia per il risultato ottenuto, l’opposizione continua a mettere in dubbio la legittimità del voto, alimentando un clima di incertezza politica. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che la stabilità del Venezuela avrà ripercussioni sull’intera regione.