domenica, 25 Maggio, 2025
Sanità

Medici ospedalieri. Liste attesa: no al commissariamento dei professionisti

Anaao Assomed, appello a Meloni. Di Silverio: non vogliamo più essere bersaglio delle Aziende

“Chiediamo al presidente Giorgia Meloni un incontro per ascoltare le ragioni di chi ogni giorno vive i problemi della sanità italiana”. L’appello arriva da Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed. Per i medici ospedalieri il decreto varato dal Consiglio dei ministri  sulle liste d’attesa: “pretende di agire de facto in maniera commissariale non solo nei rapporti tra Ministero e Regioni, ma anche e soprattutto tra Aziende sanitarie e dirigenti medici e sanitari che di fatto devono subire decurtazione degli stipendi e limitazione incondizionata dell’intramoenia”.

Liberi di svolgere funzioni

I medici del Servizio sanitario nazionale distinguono due aspetti che li vede favorevoli solo quando si tratta di difendere il principio di una sanità unica e non differenziata affidata al controllo dello Stato nel contempo rivendicano la loro autonomia. “Confermiamo con forza il nostro essere favorevoli al controllo centrale perché contrasta il principio dell’autonomia differenziata in sanità”, sottolinea Pierino Di Silverio che avverte: “ci rifiutiamo però di essere ostaggio di commissariamenti di funzioni e di ruolo al punto da non essere più liberi di svolgere la nostra professione né di fare le nostre scelte”.

Subito l’incontro con il governo

“Per questa ragione chiediamo un tavolo immediato Ministero della salute e Regioni che aiuti a definire ruoli e funzioni e in cui finalmente si ascoltino le esigenze di chi le leggi le subisce”, evidenzia il segretario nazionale Anaao Assomed, “E chiediamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni un incontro per ascoltare le ragioni dei medici e dirigenti sanitari che ogni giorno vivono i problemi della sanità italiana”.

Le Asl denunciate

La richiesta arriva a pochi giorni dalla campagna di denuncia delle Aziende sanitarie promossa dall’Anaao Assomed con il supporto dell’Ufficio Legale dell’Associazione, dopo aver accertato molteplici violazioni su tutto il territorio nazionale. “Dalla rilevazione dell’Associazione emerge infatti come numerose Aziende – 50 in questa prima fase – risultino inadempienti nell’applicare gli strumenti legislativi e contrattuali in loro possesso per garantire le migliori condizioni di lavoro possibili ai dirigenti medici sanitari”, sottolinea l’Anaao Assomed

Le motivazioni

Tra i diversi motivi della denuncia, sintetizzati dalla Associazione dei medici ospedalieri c’è la condotta antisindacale, la violazione delle norme sulla sicurezza, sull’orario di lavoro, sulle ferie, sui limiti dei turni di pronta disponibilità, sull’attività libero professionale e sulle prestazioni aggiuntive. Disapplicazione delle tutele contro le aggressioni. Mancata erogazione dei fondi contrattuali.

Sentirsi soli

“Ci troviamo di fronte a una realtà inaccettabile, dove le difficoltà quotidiane superano di gran lunga la gratificazione di curare e assistere i cittadini e ci aspetteremmo che le aziende sanitarie fossero al nostro fianco, dalla parte di chi ogni giorno si impegna per garantire la salute della collettività”, commenta il Segretario nazionale Anaao Assomed. “Invece, troppo spesso ci sentiamo soli, abbandonati di fronte a problemi che minacciano la nostra capacità di lavorare serenamente e, di conseguenza, la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti”, commenta il segretario dei medici del Servizio sanitario nazionale.

Situazione insostenibile

L’Associazione rivendica azioni concrete, a partire dalla denuncia alle autorità giudiziarie competenti di 50 aziende sanitarie. “E”, annuncia di Silverio, “non ci fermeremo qui, andremo avanti coinvolgendole tutte, perché questa situazione non è più sostenibile in nessuna realtà del nostro Paese. Vogliamo che tutti vengano a conoscenza di cosa accade realmente all’interno dei nostri ospedali. E per questo scriveremo un ‘libro bianco’, un documento che raccoglierà testimonianze, dati e fatti inequivocabili sulle condizioni in cui versa la sanità pubblica e su come queste condizioni impattino direttamente sul lavoro dei medici”.

Sanità efficiente e sicura

“Non chiediamo favori, chiediamo collaborazione”, spiega De Silverio, “Una collaborazione che deve partire dal rispetto delle regole, dei contratti, della dignità professionale di chi ogni giorno si spende per la salute pubblica. Sentiamo forte l’obbligo etico, morale e sociale di difendere il Servizio Sanitario Nazionale. Un sistema universalistico che rischia di sgretolarsi sotto il peso di inadempienze e disattenzioni. Non possiamo rimanere inerti di fronte a questo scenario”, conclude il segretario dell’Anaao Assomed, “Chiediamo di prestare ascolto alla voce dei medici e dirigenti sanitari, di comprendere le nostre difficoltà, di collaborare con noi per costruire una sanità pubblica più sicura, più efficiente e più umana”.

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