Le tensioni in Medio Oriente tornano a salire vertiginosamente. Secondo quanto riportato dalla Cnn, citando fonti vicine all’intelligence statunitense, Israele si starebbe preparando a colpire gli impianti nucleari dell’Iran. L’indiscrezione, non ancora confermata ufficialmente, solleva interrogativi cruciali sulla stabilità regionale e sul ruolo degli Stati Uniti nella partita nucleare iraniana. Stando alle fonti, la leadership israeliana non avrebbe ancora preso una decisione finale, ma la probabilità di un attacco “è aumentata significativamente negli ultimi mesi”. Una valutazione che arriva in un momento particolarmente delicato, mentre sono in corso colloqui indiretti tra Washington e Teheran per cercare di riattivare un’intesa sul nucleare dopo l’abbandono, da parte degli Stati Uniti, dell’accordo del 2015.
Secondo quanto riferito, uno degli scenari che potrebbe accelerare un’azione militare israeliana è la firma di un nuovo accordo tra Stati Uniti e Iran che lasci intatti gli stoccaggi di uranio presenti nel Paese. In quel caso, Israele potrebbe decidere di agire unilateralmente, considerandolo un “cattivo accordo”.
Le parole
Una fonte israeliana avrebbe confermato alla Cnn che lo Stato ebraico è pronto ad agire da solo, qualora Washington optasse per una linea negoziale troppo morbida con Teheran. “Gli israeliani non sono stati timidi nel segnalarcelo, sia pubblicamente che privatamente”, ha dichiarato una fonte informata sull’intelligence americana. Ma, la possibilità di un’azione autonoma da parte di Israele solleva dubbi anche tecnici. Diverse fonti vicine all’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump – che resta un attore politico influente in questo scenario – sostengono che Israele non disponga attualmente dei mezzi militari necessari per colpire efficacemente il programma nucleare iraniano senza il supporto degli Stati Uniti.