Un devastante episodio di violenza ha colpito la provincia del Belucistan, nel sud-ovest del Pakistan, dove un attentatore suicida si è schiantato con un’auto contro uno scuolabus a Khuzdar, provocando la morte di quattro bambini e il ferimento di almeno 38 persone. L’attacco, avvenuto nella mattinata del 21 maggio, ha seminato il panico tra i residenti e riacceso le preoccupazioni sulla sicurezza nella regione. Secondo le autorità locali, l’attentatore ha preso di mira un autobus che trasportava figli di militari, suggerendo un movente mirato. Sebbene nessun gruppo abbia rivendicato l’attacco, i sospetti ricadono sui separatisti del Belucistan, attivi da anni contro forze di sicurezza e civili. Il ministro dell’Interno pakistano, Mohsin Naqvi, ha condannato con fermezza l’attentato, definendo i responsabili “bestie” e promettendo una risposta severa. L’attacco segue di pochi giorni un’altra esplosione mortale vicino a un mercato a Qillah Abdullah, sempre nel Belucistan, dove quattro persone hanno perso la vita. Il Belucistan è da lungo tempo teatro di insurrezioni, con gruppi separatisti come l’Esercito di Liberazione del Belucistan (BLA), designato come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti nel 2019. L’instabilità della regione rappresenta una sfida continua per il governo pakistano, che fatica a contenere la violenza. Mentre la comunità internazionale esprime cordoglio per le vittime, le autorità pakistane intensificano le operazioni di sicurezza per prevenire nuovi attacchi. Nel frattempo, la popolazione vive nell’incertezza, temendo ulteriori ondate di violenza in una regione già segnata da conflitti e tensioni geopolitiche.