La Polonia si prepara al ballottaggio presidenziale del 1° giugno, un appuntamento decisivo che vede contrapposti il candidato filo-europeo Rafał Trzaskowski e il nazionalista Karol Nawrocki, sostenuto dal partito Diritto e Giustizia (PiS). Il primo turno ha mostrato una forte polarizzazione politica: Trzaskowski ha ottenuto il 31,2% dei voti, mentre Nawrocki ha raggiunto il 29,7%. L’ascesa dell’estrema destra, con i candidati Sławomir Mentzen e Grzegorz Braun che insieme hanno raccolto quasi il 22% delle preferenze, rappresenta un elemento chiave di questa tornata elettorale. Questo risultato potrebbe favorire Nawrocki, che potrebbe conquistare il sostegno di questi elettori al ballottaggio. La posta in gioco è alta: il governo centrista guidato dal primo ministro Donald Tusk, in carica dal 2023, necessita di un presidente allineato per portare avanti riforme come la liberalizzazione della legge sull’aborto e la tutela dei diritti delle minoranze. Tuttavia, Nawrocki ha promesso di opporsi a queste politiche e di rafforzare la sovranità nazionale, contrastando una maggiore integrazione con l’Unione Europea. Il clima politico è teso, con manifestazioni e dibattiti accesi in tutto il paese. Trzaskowski ha invitato i cittadini a mobilitarsi per difendere i valori europei, mentre Nawrocki ha affermato che una sua vittoria impedirà alla coalizione di governo di “monopolizzare il potere”. Con un’affluenza prevista superiore al 65%, il ballottaggio potrebbe ridefinire il futuro della Polonia, influenzando non solo la politica interna, ma anche il ruolo del paese nell’UE e nella NATO.