La Colombia ha ufficialmente avviato le procedure per aderire alla Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture (AIIB), l’istituzione finanziaria fondata dalla Cina nel 2015 con l’obiettivo di promuovere progetti di sviluppo globale. Questa decisione arriva in un contesto di crescente allontanamento tra l’America Latina e gli Stati Uniti, con diversi paesi della regione che rafforzano i legami economici con Pechino. L’adesione della Colombia all’AIIB rappresenta un passo cruciale nella strategia del presidente Gustavo Petro, che ha più volte manifestato la volontà di diversificare le alleanze economiche del Paese. La mossa segue la firma dell’accordo di adesione alla Nuova Via della Seta, il progetto infrastrutturale cinese volto a espandere la sua influenza globale. Washington ha reagito rapidamente: il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato che si opporrà a qualsiasi finanziamento della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) per progetti che coinvolgano aziende cinesi in Colombia. La tensione è particolarmente alta per la costruzione della prima linea della metropolitana di Bogotá, affidata a un consorzio cinese e parzialmente finanziata dalla BID. La crescente presenza cinese in America Latina è ormai evidente: Pechino è già il principale partner commerciale di Brasile, Cile, Perù e Uruguay, e il secondo per Argentina, Colombia e Venezuela. Tuttavia, gli Stati Uniti mantengono ancora un peso economico e diplomatico rilevante nella regione, e la loro opposizione ai progetti finanziati dalla Cina potrebbe complicare le ambizioni colombiane. Mentre la Colombia cerca di equilibrare le sue relazioni internazionali, l’adesione all’AIIB potrebbe rappresentare una svolta nella geopolitica latinoamericana. La domanda ora è se Washington riuscirà a contenere l’influenza cinese o se l’America Latina proseguirà il suo avvicinamento a Pechino.