venerdì, 16 Maggio, 2025
Attualità

Svolta per i piccoli allevatori sardi: via l’obbligo Sqnba per accedere ai fondi dell’Ecoschema 1

Arriva una svolta significativa per i piccoli allevatori della Sardegna. A partire dal 2025, infatti, le aziende zootecniche di piccole dimensioni potranno beneficiare dei contributi previsti dall’Ecoschema 1 – Livello 2 della nuova Politica agricola comune senza dover aderire obbligatoriamente al Sqnba, il Sistema di qualità nazionale per il benessere animale. Un passo atteso da tempo, che rappresenta un importante snellimento burocratico e un riconoscimento concreto alle pratiche tradizionali del territorio. La misura, accolta con soddisfazione da Coldiretti Sardegna, è frutto di un lungo lavoro di interlocuzione con le istituzioni, condotto nei mesi scorsi per dare voce alle esigenze dei piccoli allevatori, spesso penalizzati da normative pensate per realtà industriali.
“È una vittoria della buona interlocuzione e del lavoro quotidiano al fianco degli allevatori – dichiara Battista Cualbu, Presidente di Coldiretti Sardegna – questa deroga è fondamentale perché riconosce la specificità del nostro modello di allevamento: estensivo, legato al pascolo e alla sostenibilità. Non possiamo accettare che la burocrazia penalizzi chi fa le cose per bene.”
L’Ecoschema 1 – Livello 2 premia economicamente le aziende che adottano pratiche migliorative per il benessere animale, in particolare l’allevamento al pascolo. Tuttavia, fino ad oggi, per accedere ai fondi era necessario aderire al Sqnba, un protocollo complesso, pensato per grandi strutture, e spesso non compatibile con la realtà delle piccole aziende sarde.

Cosa cambia con la deroga

La Regione Sardegna ha ottenuto una modifica importante: i piccoli allevatori – in particolare quelli che gestiscono fino a 20 capi equivalenti in media all’anno – potranno ricevere i contributi anche senza l’iscrizione al sistema di qualità nazionale, a patto che rispettino alcuni requisiti fondamentali:
garantire il pascolo per almeno 60 giorni all’anno;
rispettare i limiti di densità animale al pascolo: massimo 2 capi per ettaro nelle aree vulnerabili ai nitrati e massimo 4 capi per ettaro altrove;
sottoporsi ai controlli regionali per verificare il rispetto delle condizioni.
Anche gli allevatori biologici potranno beneficiare della deroga, sempre nel rispetto delle stesse regole.
“Il confronto costante nei tavoli regionali ha prodotto importanti passi avanti – sottolinea Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna – per portare all’attenzione delle istituzioni le difficoltà che vivono gli allevatori, soprattutto nelle aree interne. Questo provvedimento va nella direzione giusta: semplificare, valorizzare le pratiche tradizionali e tutelare chi lavora nel rispetto degli animali e del territorio”.

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