Durante i lavori di riorganizzazione degli archivi, nel seminterrato della Corte Suprema di Buenos Aires sono state scoperte decine di scatole contenenti materiale nazista. Rimasto nascosto per oltre 84 anni, il contenuto risale alla Seconda guerra mondiale e potrebbe offrire nuove prospettive sulla presenza del nazismo in Argentina. Le prime analisi indicano che le scatole contengono documenti, fotografie, tessere di iscrizione al partito nazista argentino e materiale di propaganda inviato dall’ambasciata tedesca a Tokyo nel giugno 1941. Questo carico arrivò a Buenos Aires a bordo del piroscafo giapponese Nan-a-Maru, ma fu intercettato dalle autorità doganali argentine. Nonostante i diplomatici tedeschi avessero dichiarato che si trattava di effetti personali, un’ispezione rivelò quaderni, cartoline e altro materiale propagandistico del Terzo Reich. La scoperta è avvenuta nel contesto dei lavori per l’istituzione di un museo della Corte Suprema, la quale ha confiscato il materiale. Il presidente della Corte, Horacio Rosatti, ha disposto misure di sicurezza straordinarie per preservare il materiale e ha richiesto la collaborazione del Museo dell’Olocausto di Buenos Aires per la catalogazione e l’analisi dei reperti. Gli esperti ritengono che questi documenti possano fornire informazioni cruciali sulle reti finanziarie e propagandistiche del nazismo in Argentina, un argomento che da sempre suscita l’interesse di storici e ricercatori. Inoltre, la scoperta potrebbe riaccendere il dibattito sulla presenza di ex ufficiali nazisti in Argentina dopo la guerra. Mentre il materiale è sottoposto a un’accurata analisi, la comunità internazionale osserva con attenzione, sperando che questa scoperta possa rivelare nuovi dettagli sul ruolo del nazismo in Argentina e sulla sua influenza nel continente americano.