Sarebbe stato un risultato eccezionale, miracoloso, assistere alla fumata bianca nella prima riunione del conclave.
L’attesa della fumata bianca sembra paragonabile al fischio dell’arbitro nell’importante finale di calcio per lo scudetto che ogni tifoso vorrebbe aggiudicare alla squadra del cuore. L’auspicio si tradurrà in certezza quando, a breve, il fischio, sostituito dalla fumata bianca, segnalerà il vincitore atteso con trepidante fiducia.
L’attesa, pertanto, non può che essere interpretata come segnale di un provvidenziale efficace lavoro nel conclave.
“Extra omnes”
Dalle Alpi alle Piramidi, in particolare, c’è un vero fermento insieme a quella percepibile trepidante attesa, iniziata nel tardo pomeriggio del 7 maggio 2025, con l’extra omnes e la successiva chiusura della porta della Cappella Sistina. L’attesa è iniziata, è palpabile tra la gente comune da Piazza San Pietro, lungo tutto il territorio italiano e nel mondo intero, attraversando mari in tempesta e cieli turbolenti.
È, però, impareggiabile ed unica quella che si vive tra i parenti e i conoscenti di alcuni cardinali dei 133 papabili. Un tifo tipico da stadio, da finale di San Remo.
Ognuno indica il nome di gradimento e ne enumera anche le aspettative tra le quali non mancano la speranza di Pace nelle Nazioni in guerra nel mondo, la questione della morte per fame nei Paesi sottosviluppati, le problematiche intorno alle numerose forme di libertà che sono soffocate, impunemente, da persone senza scrupoli ed in violazione, spesso, anche a tutti i principi previsti dai Trattati e accordi internazionali.
Tutti auspicano che sia un papa che sappia risvegliare le energie morali e spirituali della chiesa meglio di tutti, in sintonia a quanto detto all’apertura del conclave. Magari anche un papa poliglotta, oltre alla sua visione approfondita delle questioni ecclesiastiche, della cura delle anime e di come raggiungere tutti i fedeli del mondo e dare loro speranza e voce.
La parola fondamentale è sicuramente ascoltare e farsi ascoltare. E tra uomini saggi la riflessione è doverosa e l’illuminazione dello Spirito Santo indispensabile.
Aspettiamo, fiduciosamente, la fumata bianca.