
«Nel giorno in cui si apre il Conclave in Vaticano e gli analisti si esercitano sulle possibili influenze della politica sulla designazione del nuovo Pontefice va ricordato che l’amministrazione Trump, rifiutando l’Agenda 2030 dell’ONU, ha di fatto riaffermato che l’aborto non è un diritto internazionale e che la famiglia naturale è il fondamento della società. Una posizione netta e coerente – afferma il senatore Riccardo Pedrizzi Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) – che richiama quella assunta nel 1994 dalla Santa Sede e dal governo italiano guidato allora da Silvio Berlusconi».
«Alla Conferenza del Cairo del 1994, cui partecipai con la Senatrice Alberti Casellati attualmente Ministro per le Riforme Istituzionali, difendemmo la vita e la famiglia contro le pressioni di lobby antinataliste. Anche oggi, come allora, assistiamo al tentativo di imporre modelli culturali fondati sull’ideologia di genere, sulla promozione dell’aborto, sulla sterilizzazione indiscriminata e sul controllo demografico, specie ai Paesi in via di sviluppo. Le stesse potenti centrali internazionali – dalla Banca Mondiale all’OMS – cercano ancora oggi di condizionare le scelte sovrane degli Stati, legando gli aiuti economici all’accettazione di queste pratiche contro la vita».
«Credo che il legame tra quanto accade nel Conclave e le possibili influenze sulla designazione del nuovo Papa, non sia da leggere su basi esclusivamente politiche: ma l’opposizione che ogni governo, come quello statunitense sta facendo a questa pericolosa deriva culturale e antropologica, promuovendo invece politiche per la vita, la famiglia naturale, la dignità della persona e la libertà delle nazioni, può essere decisiva in questa particolare congiuntura storica anche per il mondo cattolico. È tempo che anche l’Italia e l’Europa ritrovino perciò il coraggio di dire no a compromessi etici imposti dall’alto e riaffermino con forza i propri valori fondativi, che sono gli stessi della Chiesa cattolica».