Ieri l’Esercito Italiano ha festeggiato il suo 164° anniversario. Fondato ufficialmente il 4 maggio 1861 per volere del Ministro Bettino Ricasoli, l’Armata’ (come ancora oggi molti la chiamano) rappresenta da oltre un secolo e mezzo uno dei pilastri della Repubblica e della sua sicurezza interna e internazionale. E proprio in occasione della ricorrenza Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, sottolineando “la dedizione e l’impegno profusi dalle donne e dagli uomini dell’Esercito nel contesto internazionale così carico di instabilità e minacce” e convocando per giovedì prossimo il Consiglio Supremo della Difesa, con all’ordine del giorno la situazione in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e le prospettive di pace. Parallelamente ai saluti istituzionali del Capo dello Stato, il Premier Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e numerosi altri esponenti di governo e di maggioranza hanno voluto rivolgere parole di ringraziamento ai militari dell’Esercito, ricordando il sacrificio dei caduti e l’importanza del ruolo delle Forze Armate per la sicurezza nazionale e il mantenimento della pace.
Un punto di forza per la Repubblica
Nel suo messaggio al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Mattarella ha evidenziato come l’‘Armata’” costituisca “un punto di forza per la Repubblica”, grazie a competenze professionali di alto livello e all’esperienza maturata in missioni all’estero e sul territorio nazionale. “Il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale, per far sì che si affermino i valori di pace e cooperazione propri alla Costituzione, sa di potersi avvalere di professionalità e di competenze di assoluto livello nelle proprie Forze Armate, così come per la cornice di sicurezza offerta nelle missioni presenti sul Territorio nazionale”, ha scritto il Capo dello Stato. Mattarella ha dedicato un omaggio alla memoria dei caduti, estendendo il suo ringraziamento a “ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa, personale civile dell’Esercito e alle vostre famiglie”.
Il Presidente ha inoltre convocato per giovedì il Consiglio Supremo della Difesa, organo consultivo cui partecipano il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, i Ministri della Difesa, degli Esteri, dell’Interno e altre alte cariche militari e civili. Sul tavolo, spiccano tre dossier di straordinaria rilevanza: Ucraina, Medio Oriente e le prospettive di pace.
Il ricordo delle istituzioni
Sulle pagine social e sui siti istituzionali sono fioccati messaggi di ringraziamento da parte delle più alte cariche dello Stato. Giorgia Meloni ha espresso “profonda gratitudine alle donne e agli uomini dell’Esercito Italiano che ogni giorno servono l’Italia con coraggio, impegno e spirito di sacrificio”, ricordando con emozione i militari caduti: “Il loro esempio vive nella memoria di tutti noi”. Dal Senato il Presidente Ignazio La Russa ha sottolineato la “vicinanza alle donne e agli uomini in divisa, custodi silenziosi di una memoria che è patrimonio di tutta la comunità”, mentre il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha reso omaggio al “baluardo di pace e solidarietà che l’Esercito rappresenta, anche nei contesti più instabili e difficili”. Nel coro di attestati di stima non sono mancati i vertici del governo: il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha voluto ricordare che dietro ogni uniforme “c’è una scelta di vita, un amore per la Patria e la dedizione al dovere”, mentre il Vicepremier Matteo Salvini, da sempre sostenitore delle forze armate, ha stigmatizzato con tono secco ogni idea di un esercito europeo che possa soppiantare la difesa nazionale: “Noi celebriamo chi da sempre difende il nostro Paese”.
Sovranità militare
Dunque, un altro tema caldo, marcato come visto dal Ministro Salvini e dai parlamentari leghisti, è la difesa della sovranità militare nazionale: “Chi propone un esercito europeo”, ha tuonato il Capogruppo Eugenio Zoffili, “non conosce la nostra storia. La Lega continuerà a battersi affinché l’Italia mantenga il controllo pieno delle sue Forze Armate”. Su un fronte affine, i Vicepresidenti di Italia Viva, Davide Faraone ed Enrico Borghi, hanno fatto notare come, in un mondo sempre più minaccioso, l’esercito svolga un lavoro essenziale non solo per la sicurezza nazionale ma anche per la pace globale e il sostegno alle popolazioni più vulnerabili. Ieri inoltre il Ministro per gli Affari europei Tommaso Foti ha rimarcato il valore delle Forze Armate italiane come “presenza costante nelle emergenze e nelle crisi internazionali»” mentre la Croce Rossa Italiana, per voce del Presidente Rosario Valastro, ha ricordato l’origine parallela dei due corpi nel 1861: “Entrambi nati per tutelare i diritti e la vita delle persone, l’Esercito e la Croce Rossa condividono un ideale di solidarietà che rimane più attuale che mai”.