Cibo di qualità, alimenti prodotti in modo sostenibile per ridurre le malattie non trasmissibili e dare forza alle promozione della salute mentale e del benessere. L’ambizioso progetto è stato presentato ieri dalla Coldiretti, la più grande organizzazione agricola in Europa, durante l’udienza interattiva multilaterale delle Nazioni Unite presso il Quartier Generale dell’ONU a New York, nell’ambito del processo preparatorio per il quarto incontro ad alto livello dell’Assemblea Generale sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (NCDs) e la promozione della salute mentale e del benessere.
L’impegno di Coldiretti
A rappresentare la Coldiretti. è stato Luigi Scordamaglia, responsabile internazionalizzazione mercati e politiche europee e amministratore delegato di filiera Italia, che è intervenuto portando il punto di vista del settore agricolo e agroalimentare sul contributo fondamentale di un’alimentazione sana, sostenibile e tracciabile nella prevenzione delle patologie croniche non trasmissibili.
Le esperienze migliori al mondo
“L’incontro dell’ONU, trasmesso in diretta su UN WebTV”, spiega una nota della Coldiretti, “mira a raccogliere esperienze e proposte da parte di governi, società civile e settore privato per accelerare il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3.4, che prevede la riduzione di un terzo della mortalità prematura causata da NCDs entro il 2030. L’approccio richiesto è multisettoriale e integrato, e riconosce l’agricoltura come attore strategico nella promozione della salute pubblica”.
Tavola e benessere
L’obiettivo rimane la soddisfazione dei consumatori ma in primo luogo il benessere della persona. “Le malattie non trasmissibili si combattono anche a tavola”, sottolinea la Coldiretti, “servono politiche che promuovano cibi sani, locali e sostenibili, contrastando la diffusione dei prodotti ultra processati. La Dieta Mediterranea è una risposta concreta e scientificamente riconosciuta per proteggere la salute globale”, evidenzia ancora la Confederazione, “nel sottolineare l’importanza dell’incontro quale occasione di dialogo strutturato tra istituzioni internazionali e realtà produttive”.