Dopo oltre mezzo secolo in orbita, la sonda sovietica Kosmos 482, originariamente destinata a raggiungere Venere, è pronta a rientrare nell’atmosfera terrestre. Lanciata il 31 marzo 1972, la missione fallì a causa di un guasto al razzo vettore, lasciando il modulo di discesa intrappolato in orbita terrestre. Ora, secondo gli esperti, il suo rientro incontrollato è previsto per la seconda settimana di maggio 2025, con una finestra di incertezza di alcuni giorni. Kosmos 482 era progettata per sopravvivere alle condizioni estreme di Venere, con una struttura rinforzata capace di resistere a pressioni e temperature elevatissime. Questo significa che potrebbe attraversare l’atmosfera terrestre senza disintegrarsi completamente, aumentando la probabilità che frammenti raggiungano la superficie. Gli scienziati paragonano il rischio a quello di un impatto meteoritico: basso, ma non nullo. La traiettoria di rientro copre una vasta area tra 52° di latitudine nord e 52° di latitudine sud, includendo città come Londra, Tokyo e Buenos Aires. Tuttavia, la maggior parte dei detriti dovrebbe finire negli oceani o in zone remote. L’attuale attività solare sta influenzando la densità atmosferica, rendendo difficile prevedere con precisione il punto di impatto. Se il modulo di discesa sopravviverà al rientro, potrebbe offrire un’opportunità unica per studiare la resistenza dei materiali spaziali dopo decenni di esposizione alle condizioni estreme dello spazio. Kosmos 482 rappresenta una reliquia dell’era sovietica e il suo imminente ritorno sulla Terra segna la fine di un lungo viaggio iniziato più di 50 anni fa.