Il Ministro degli Esteri e Segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, è tra i protagonisti del Congresso del Partito popolare europeo in corso a Valencia, l’appuntamento che riunisce oltre 80 partiti membri, 15 commissari europei e 188 parlamentari dell’Eurocamera. Qui Tajani ha ribadito la necessità di un’Europa più sicura, competitiva e vicina ai cittadini. Nella due giorni spagnola, che vede alternarsi sul palco figure di primo piano come la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il Vicepremier italiano ha riaffermato l’impegno di Forza Italia a favore di una profonda riforma del Ppe, orientata a rafforzare il coordinamento tra governi nazionali e istituzioni europee.
“La sicurezza è tutto”, ha dichiarato Tajani, sottolineando come la difesa europea non possa limitarsi agli investimenti in armamenti, ma debba estendersi all’intera organizzazione sociale, dalla gestione di grandi eventi fino alla protezione delle infrastrutture nazionali: “Se viene a mancare un sistema efficiente di sicurezza i nostri Paesi possono essere messi in ginocchio”.
L’Italia, ha aggiunto Tajani, è pronta a confermare l’obiettivo del 2% del Pil destinato alla difesa, in linea con gli impegni Nato, ribadendo che “garantire la sicurezza significa garantire il futuro dei cittadini europei”.
Forza Italia al centro del Congresso
Forza Italia gioca un ruolo di primo piano nei lavori del Congresso grazie ai suoi 27 delegati votanti, risultando la quarta forza più rappresentata dopo la Cdu tedesca, il Partido Popular spagnolo e la Coalizione Civica polacca. In particolare, Tajani presenterà una risoluzione su ‘Competitività e crescita’, frutto della mobilitazione di Forza Italia in tutta la Penisola negli ultimi mesi. Il documento, che ha già ottenuto l’apprezzamento della delegazione tedesca della Cdu/Csu, mira a rilanciare l’economia europea attraverso misure concrete: abbattimento dei costi dell’energia, contrasto alla crisi abitativa, promozione della natalità contro l’inverno demografico.
“Vogliamo un’Europa che sia in grado di rispondere alle vere esigenze dei cittadini, dalla crescita economica alla sicurezza, dalle opportunità per i giovani alla tutela dei più vulnerabili”, ha detto Tajani durante il suo intervento.
Le riforme istituzionali
Il Congresso di Valencia è anche l’occasione per rilanciare l’agenda delle riforme istituzionali dell’Unione europea. Tra i temi discussi figura la proposta di Antonio Tajani di introdurre l’elezione diretta del Presidente della Commissione europea, una rivoluzione che, secondo il leader azzurro, aumenterebbe la legittimità democratica delle istituzioni di Bruxelles. Altro punto chiave è il superamento del principio dell’unanimità nelle decisioni del Consiglio Ue, ritenuto un ostacolo alla tempestività e all’efficacia delle risposte dell’Unione alle grandi sfide globali. “Abbiamo bisogno di un’Europa più agile, capace di decidere e agire rapidamente”, ha sottolineato Tajani, ribadendo l’importanza di rafforzare il ruolo del Parlamento europeo, dotandolo di una maggiore capacità legislativa.
Durante il Congresso saranno rinnovati i vertici del Ppe: oggi l’assemblea eleggerà Manfred Weber come presidente e François-Xavier Bellamy come tesoriere. Domani si voterà per i vicepresidenti: l’Italia punta sulla riconferma di Tajani, Vicepresidente in carica dal 2002, forte del largo consenso che il leader forzista continua a riscuotere all’interno della famiglia popolare europea. La Spagna, invece, dovrebbe ottenere il ruolo di segretario generale, con la candidatura dell’europarlamentare Dolors Montserrat.