I robot cinesi non sono ancora veloci quanto gli esseri umani, ma puntano a competere tecnologicamente con gli Stati Uniti. Sabato scorso, Pechino ha ospitato la prima mezza maratona al mondo con robot bipedi accanto a persone. L’evento ha coinvolto 21 robot umanoidi cinesi e circa 12.000 partecipanti. I robot, di varie dimensioni e design, hanno corso su un percorso dedicato, guidati da istruttori o controllati a distanza. Definito dal governo un “momento storico”, l’evento sottolinea la rivalità tecnologica con gli USA, leader nell’intelligenza artificiale. Sebbene ancora secondi, i cinesi riducono il divario grazie a pubblicazioni e brevetti. La start-up DeepSeek ha lanciato un’alternativa a ChatGPT, offrendo costi inferiori. Come per i veicoli elettrici, la Cina punta sui robot umanoidi per stimolare la crescita economica. Tuttavia, le tensioni geopolitiche complicano il quadro: le restrizioni statunitensi sull’export di chip AI hanno spinto i produttori cinesi a cercare alternative. Nonostante le difficoltà, la Cina mira a diventare leader nel settore entro il 2027. Durante la gara, i robot hanno mostrato sia potenziale che limiti. Il più alto misurava 1,78 metri, mentre il più piccolo, “Piccolo Gigante”, era alto meno di 75 centimetri, conquistando il pubblico con il suo stile. Il vincitore, Tiangong Ultra, ha completato la corsa in 2 ore e 40 minuti, cambiando batterie tre volte. Per confronto, il vincitore umano ha impiegato 1 ora e 2 minuti. Li Qingdu, fondatore di DroidUp, ha sottolineato che l’obiettivo era testare le prestazioni. La Cina è leader mondiale nelle batterie agli ioni di litio e nelle terre rare. Le restrizioni cinesi sui magneti in terre rare hanno generato ripercussioni, come evidenziato dal CEO di Tesla, Elon Musk. Nonostante le sfide, l’evento ha entusiasmato il pubblico nazionale.