Un lungo, commosso applauso ha accolto l’ingresso della salma di Papa Francesco in Piazza San Pietro, accompagnata dai solenni rintocchi delle campane a morto. Un momento storico che ha visto la folla dei fedeli stringersi attorno alla figura del Pontefice scomparso. Il feretro ha attraversato la navata centrale della Basilica vaticana, entrando dal portone principale, fino a giungere alla Confessione, dove sarà esposto per l’estremo omaggio del popolo. Migliaia le persone accorse già all’alba, molte delle quali provenienti da ogni parte del mondo, in particolare dall’America Latina e dall’Argentina, terra natale del Santo Padre. La stima della Protezione Civile è chiara: oltre 200 mila presenze previste per le esequie, e almeno 250 mila per l’elezione del futuro successore. “Ci stiamo muovendo tra certezze e ipotesi”, ha dichiarato Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, in un’intervista al Corriere della Sera. “Monitoriamo tutti gli spostamenti sul territorio: strade, treni, aerei e navi, per garantire la sicurezza e l’accoglienza dei fedeli”.
Un’operazione colossale, che vede impegnate 2.500 persone al giorno, provenienti da tutte le regioni d’Italia. “Il contributo degli operatori è straordinario. È un momento importante per il Paese”, ha aggiunto Ciciliano.
La sicurezza
Sul fronte della sicurezza, la Questura di Roma ha attivato un sistema a tre livelli: superficie, sottosuolo e visione aerea. Pattuglie appiedate e mezzi della Polizia presidiano le vie d’accesso al Vaticano, mentre agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale sorvegliano le stazioni e le banchine della metropolitana. Innovativa la tecnologia messa in campo per la sorveglianza aerea: immagini 3D, trasmesse in tempo reale al Centro di gestione dell’evento, permettono una visione a 360 gradi sulle aree circostanti San Pietro. A completare il dispositivo, la Polizia Fluviale, in costante pattugliamento del Tevere, nei pressi di via della Conciliazione.