In un momento storico attraversato da guerre, crisi umanitarie e tensioni internazionali, gli auguri pasquali di Sergio Mattarella a Papa Francesco si caricano di significati profondi e universali. Un messaggio che non è solo formale, ma che si fa portatore di un richiamo forte ai valori del dialogo, della giustizia e dell’equità come condizioni imprescindibili per costruire la pace. Un appello che guarda alle sofferenze del mondo, ma anche alla possibilità concreta di rinascita, nel segno della Pasqua e del prossimo Giubileo della Speranza. “Sono lietissimo di porgerLe, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, gli auguri più sentiti di buona e santa Pasqua”, ha detto il Capo dello Stato nella lettera indirizzata al Pontefice, trasmessa dal Quirinale in occasione della Settimana Santa. Il Presidente della Repubblica ha sottolinea con particolare enfasi la coincidenza, quest’anno, della celebrazione della Pasqua in un’unica data da parte di tutte le Chiese cristiane, un fatto non frequente e altamente simbolico, che – osserva – “esorta alla ricerca del dialogo e dell’unità”.
Mattarella ha legato la ricorrenza pasquale al senso universale del bene comune, rivolgendosi non solo ai fedeli cristiani ma anche “a quanti professano fedi diverse dal cristianesimo e ai non credenti”, augurandosi che la memoria della Resurrezione possa essere di ispirazione per tutti, affinché la convivenza tra i popoli sia guidata da principi di giustizia ed equità.
L’onomastico del Pontefice
Un pensiero particolare è stato rivolto alle comunità del mondo che vivono in contesti di guerra o in situazioni di pericolo: “Auspico che, associata al Giubileo della Speranza, la ricorrenza pasquale rechi conforto a comunità che in diversi continenti spesso vivono situazioni di conflitto o di pericolo”, ha proseguito il Capo dello Stato, ricordando con delicatezza il compito profondo della Pasqua: donare luce a chi vive nell’ombra della sofferenza. Nel messaggio del Capo dello Stato non manca poi un augurio personale, in vista anche della prossima festività di San Giorgio, onomastico del Pontefice. “Nel rinnovarLe i più fervidi auspici di benessere personale, La prego, Santità, di accogliere i migliori auguri che il popolo italiano Le porge”.
Alle parole di Mattarella si è unito un coro di auguri proveniente dalle più alte cariche dello Stato. Il Primo Ministro Giorgia Meloni ha scelto i social per affidare il proprio messaggio pasquale: “Buona Pasqua a tutti voi. Che sia un giorno di serenità, speranza e felicità da condividere con le persone che amate. Un abbraccio sincero, ovunque voi siate”, ha scritto in un post che unisce tono personale e istituzionale.
Bisogno di pace
Più articolato il messaggio del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha richiamato anch’egli il valore universale della Pasqua: “In questo giorno di rinascita, il mio augurio è che la luce della Pasqua porti speranza concreta di pace, in un mondo che ne ha urgente bisogno”. Fontana dedica inoltre parole di affetto al Capo dello Stato e al Santo Padre, definendoli punti di riferimento spirituale e istituzionale, e rivolge un pensiero grato a “chi oggi è al lavoro per garantire servizi essenziali alle comunità” e a quanti vivono “momenti di sofferenza o solitudine”. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha scelto toni di vicinanza e inclusione: “Auguro a tutti una Pasqua serena, che porti speranza e gioia da condividere in famiglia e con gli amici. Un pensiero speciale a chi soffre, a chi passerà questi giorni in ospedale o al lavoro per garantirci sicurezza, in Italia e nel mondo”.