mercoledì, 16 Aprile, 2025
Esteri

Ucraina sotto assedio: strage a Sumy, evacuazioni a Pokrovsk, morti a Odessa. Zelensky: “Se non fermato, Putin può scatenare guerra mondiale”

Tajani: Mosca respinge il dialogo, si rischia reazione negativa Usa.

Dai droni su Odessa all’evacuazione di massa a Pokrovsk fino all’attacco missilistico a Sumy, che ha causato la morte di almeno 34 civili e almeno 119 feriti (tra cui due bambini) la guerra in Ucraina continua a mostrare il suo volto più brutale. Nonostante la diplomazia internazionale tenti faticosamente di trovare spiragli per un cessate il fuoco, Mosca e Kiev si accusano a vicenda, mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti alzano la voce. Per la città di Sumy, nel nord-est ucraino, è stata una domenica delle Palme di sangue. Due missili balistici russi Iskander-M hanno colpito la zona centrale della città, provocando una delle stragi di civili più gravi dall’inizio del conflitto. Il governo ucraino accusa le brigate missilistiche russe 112ma e 448ma di aver lanciato l’attacco. Il capo dell’intelligence militare Kyrylo Budanov ha parlato apertamente di “crimini di guerra”. Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato il raid come un atto deliberato contro i civili, proprio in una giornata carica di significato religioso. Da parte sua il Cremlino ha confermato di aver colpito Sumy con due missili, ma insiste nel dire che l’obiettivo era un centro di comando delle Forze armate ucraine. Il Ministero della Difesa russo ha parlato di almeno 60 militari ucraini uccisi e ha accusato Kiev di utilizzare i civili come “scudi umani”. Anche il portavoce Dmitri Peskov ha ribadito che gli attacchi russi colpiscono esclusivamente “obiettivi militari o quasi-militari”. Le dichiarazioni di Mosca, però, cozzano con le testimonianze e i video che raccontano una realtà ben diversa.

Le reazioni internazionali

Ma la preoccupazione di Kiev va oltre i confini nazionali. In un’intervista alla CBS, il presidente Zelensky ha avvertito che, se non fermato, Putin potrebbe tentare un attacco a paesi della NATO, scatenando un conflitto su scala globale. “Il suo obiettivo è ricostruire un impero russo, anche a costo di invadere territori appartenenti all’Alleanza Atlantica”, ha dichiarato. Un allarme condiviso anche dal nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, che ha promesso una “risposta devastante” a qualsiasi attacco russo contro un paese membro. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, da Osaka ha lanciato un monito alla Russia sulla stessa linea degli altri leader europei: “Putin non sta rispondendo ai segnali americani. Se continua a respingere il dialogo, la reazione degli Stati Uniti potrebbe diventare molto dura”. Tajani non ha escluso nuove sanzioni da parte di Washington, sottolineando come Kiev sembri invece più disponibile a discutere una via diplomatica. “Rifiutare ogni tentativo di mediazione è un atto grave”, ha concluso. Anche la Casa Bianca è intervenuta duramente. Brian Hughes, portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, ha definito l’attacco di Sumy “un promemoria brutale della necessità di porre fine a questa guerra”. Il presidente Donald Trump, di ritorno a Washington, ha commentato l’attacco definendolo “un errore orribile da parte dei russi”, pur senza chiarire cosa intendesse con quel “errore”. “L’intera guerra è una cosa terribile”, ha detto.

Odessa sotto attacco, Pokrovsk evacuata

Nella notte successiva, la città portuale di Odessa è stata colpita da droni russi, causando il ferimento di almeno quattro persone e danni a veicoli e infrastrutture civili. Intanto a Pokrovsk, nella regione di Donetsk, le autorità ucraine hanno iniziato una nuova fase di evacuazioni. Le immagini trasmesse da Sky News mostrano la polizia locale mentre accompagna i residenti lontano dalle zone più esposte. Pokrovsk rappresenta un nodo logistico cruciale, sia ferroviario che stradale, e il suo controllo è strategico per le sorti del conflitto. A Stepnohirsk, invece, nella regione di Zaporizhzhia, un grattacielo residenziale è stato colpito da bombe aeree guidate e da lanciarazzi multipli. L’attacco ha provocato un vasto incendio e il blackout dell’intera zona, ma non si registrano vittime. Il villaggio si trova a meno di tre chilometri dal bacino idrico di Kakhovka, un punto sensibile lungo il Dnipro.

Boicottare la parata del 9 maggio a Mosca

Nel tentativo di rafforzare il fronte occidentale contro Mosca, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha invitato i leader dell’Unione Europea a recarsi a Kiev il 9 maggio, in occasione della parata militare che si terrà a Mosca per celebrare la vittoria sulla Germania nazista. “Sarebbe un gesto simbolico di unità, nel giorno in cui la Russia celebra la sua potenza militare”, ha spiegato Sybiha. L’Alta Rappresentante per la Politica estera UE, Kaja Kallas, ha rincarato la dose: “Non vogliamo vedere paesi candidati all’ingresso nell’UE partecipare alla parata militare di Mosca”.

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