Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone mette la parola fine alle polemiche che da settimane hanno accompagnato il dibattito sul suo percorso universitario. Con una nota diffusa oggi, la titolare del dicastero ha annunciato che la Procura della Repubblica di Roma non ha ravvisato alcun reato a suo carico in merito all’esposto che la riguardava, sancendo l’archiviazione del caso senza nemmeno l’iscrizione nel registro degli indagati. “Prendo atto con grande soddisfazione di quanto comunicatomi dal mio legale, Cesare Placanica – ha dichiarato Calderone – ossia della determinazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma che, con riferimento all’esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato”.
La vicenda aveva suscitato un ampio clamore mediatico, alimentata da dubbi e accuse più o meno esplicite sulla legittimità o regolarità del titolo di laurea della ministra. Oggi però, con la decisione del procuratore, arriva una smentita netta alle contestazioni, che Calderone considera definitive: “Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui”.
“Procederò per diffamazione”
Nel comunicato, la Ministra non si limita a registrare con soddisfazione l’esito giudiziario, ma lancia un avvertimento a chi, nonostante la decisione della magistratura, dovesse continuare a gettare ombre sulla sua persona: “A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni ulteriore malevola illazione contro la mia persona”.
