Secondo quanto riportato dal Telegraph, il 4 aprile circa cinquanta cristiani hanno manifestato davanti alla scuola elementare laica ‘Norwood Primary School’ di Eastleigh, Hampshire. L’istituto ha deciso di annullare la parata e la funzione pasquale per favorire un ambiente più “inclusivo”. I partecipanti, provenienti da una chiesa dei Discepoli di Cristo, portavano cartelli con frasi come ‘Cristo è Re’ e ‘Fine della persecuzione dei cristiani’, oltre a uno striscione contro la preside Stephanie Mander, la quale aveva comunicato ai genitori, attraverso una lettera, che le celebrazioni pasquali non si sarebbero svolte quest’anno per rispettare tutte le credenze. “Evitando celebrazioni religiose specifiche – ha dichiarato – intendiamo creare un ambiente inclusivo che onori la diversità di tutte le famiglie”. La preside ha riconosciuto la delusione di alcune famiglie, ma ha affermato che la decisione riflette i valori di inclusività della scuola. Ha anche promesso di esplorare nuove modalità per celebrare la festività in futuro, tenendo conto della diversità culturale della comunità. La scuola ha comunque confermato che gli studenti continueranno a studiare la Pasqua attraverso lezioni e attività creative. I manifestanti hanno criticato la scelta, sostenendo che il cristianesimo viene marginalizzato nel Regno Unito. “Quando ero a scuola, il cristianesimo era al centro”, ha commentato Marie Pigney di Titchfield. Nick Tenconi, leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito, ha accusato i dirigenti scolastici di sfruttare la diversità per ottenere finanziamenti. Un gruppo di genitori ha organizzato una contro-manifestazione a sostegno della scuola. Iqra, un genitore presente, ha affermato che nessuno dei manifestanti aveva figli iscritti nella scuola e ha criticato l’incitamento all’odio. Un altro genitore ha lodato la preside, definendola una figura chiave per il miglioramento dell’istituto.
