Un 2024 di ottimo livello, che ha fatto registrare ancora una volta un numero di organi trapiantati superiore a 500, esattamente 505, e 335 donatori (in lieve aumento, +10, rispetto all’anno precedente). E il primo trimestre 2025 con dati ancora più positivi: al 31 marzo sono 82 i donatori segnalati (+2 rispetto allo stesso periodo del 2024) e 53 quelli utilizzati (+2); in crescita sia i trapianti, con 141 già effettuati nel 2025 (+10), sia i prelievi di cornee: 607 (44 in più). Sono i numeri dell’Emilia-Romagna, che conferma la sua forte attrattività anche in questo ambito sanitario di altissima specializzazione: oltre il 40% dei pazienti trapiantati proviene da fuori regione, così come una gran parte delle persone in lista d’attesa per trapianto.
Nella Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti di ieri, un bilancio dell’attività svolta è stato presentato in conferenza stampa, in Regione a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute e da Alberto Bortolami, responsabile Qualità delle cure reti e percorsi settori assistenza ospedaliera della Direzione generale Sanità e Welfare.
Importante gesto solidale
Giunto alla 28esima edizione, l’evento promosso dal ministero della Salute è l’occasione per far riflettere sull’importanza di questo gesto solidale anche in Emilia-Romagna, dove le donazioni e quindi i trapianti d’organo sono in numero stabilmente elevato ormai da diversi anni, grazie a un sistema capillare e ben organizzato, coordinato dal Centro Riferimento Trapianti. E non solo oggi, ma anche nei giorni precedenti e successivi, il servizio sanitario regionale, in collaborazione con il mondo associativo, è promotore di iniziative di informazione e sensibilizzazione realizzate sul territorio per tenere alta l’attenzione su una scelta di vita che può fare la differenza per la vita degli altri (sui siti delle Aziende sanitarie e Ospedaliere i programmi specifici). “I dati del 2024 sono positivi e quelli dei primi tre mesi di quest’anno ci fanno sperare in un andamento ancora più favorevole per il 2025, l’Emilia-Romagna conferma così di essere una regione fortemente attrattiva anche sul fronte dei trapianti- commenta l’assessore-. Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra e di un’organizzazione molto efficiente, che coinvolge tutta la nostra Rete regionale delle donazioni e dei trapianti, i professionisti di straordinarie capacità ed esperienza che ci lavorano e le associazioni che instancabilmente continuano a promuovere il valore della donazione. Ma i veri artefici di questi numeri- sottolinea l’assessore- sono i donatori e le donatrici, senza i quali nulla sarebbe possibile. Persone che con grande generosità e altruismo fanno una scelta che va oltre il semplice dono, ma rappresenta un atto di speranza, di vita che si rinnova, e di amore incondizionato. A tutti loro, e alle loro famiglie, va il grazie della nostra comunità”.
I dati
I 505 organi trapiantati nel 2024 – perché ritenuti idonei anche per merito delle innovative tecniche di trattamento introdotte negli ultimi anni – confermano l’importante livello raggiunto dall’attività trapiantologica regionale negli ultimi anni (gli interventi erano stati 585 nel 2023, 516 nel 2022 e 493 nel 2021): un risultato raggiunto grazie alla ormai consolidata crescita dei potenziali donatori segnalati dagli ospedali e alla forza della rete territoriale. I donatori effettivamente utilizzati sono stati 202, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma comunque sopra quota 200 per il terzo anno consecutivo, a riprova della capacità del sistema di ottimizzare le risorse disponibili. Anche in virtù della grande attrattività dell’Emilia-Romagna, al 31 marzo 2025 sono 1.520 i pazienti in lista d’attesa per trapianto: in particolare, 75 cuore (27 da fuori regione), 27 polmone (20 da fuori regione), 148 fegato (55 da fuori regione), 1.262 rene (648 da fuori regione), 6 pancreas, 2 intestino.
Trapianti da donatore a cuore fermo
Nel 2024 sono cresciuti anche i trapianti da donatore a cuore fermo (DCD) cioè da donatore la cui morte viene certificata con criteri cardiologici e non neurologici. Come nel 2023, lo scorso anno sono state ben 70 le segnalazioni di donazione a cuore fermo e 60 i donatori utilizzati, per un totale di 118 organi prelevati e trapiantati con questa tecnica innovativa r decisamente più complessa, ma capace di regalare una speranza in più ai pazienti in attesa. In particolare, i trapianti di cuore da donazione DCD eseguiti nel 2024 sono stati 4, e già 3 nei primi tre mesi del 2025.
Il merito di questi numeri va attribuito tanto alle ottime performance dei centri trapianto di Bologna, Modena e Parma quanto all’organizzazione della rete donativa regionale coordinata dal Centro Riferimento Trapianti. Il potenziamento varato nel 2017 con l’istituzione dei C.o.p. (Coordinamenti ospedalieri procurement) per l’identificazione dei donatori di organi e tessuti ha infatti aumentato la già alta attenzione delle 23 sedi donative presenti su tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Molto importante l’attività di sensibilizzazione e supporto portata avanti negli anni dal CRT emiliano-romagnolo, la capillare organizzazione della rete regionale, l’elevato indice di accettazione degli organi dimostrato dai centri trapianto, ma anche e soprattutto la sensibilità dei cittadini emiliano-romagnoli che decidono di dire “si” alla donazione.
Il rapporto Indice del Dono del Centro nazionale trapianti
Il Centro nazionale trapianti anche quest’anno ha curato e pubblicato il rapporto Indice del Dono, giunto alla quinta edizione, che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2024 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani; i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Ferrara è al V posto tra le grandi città (con oltre 100mila abitanti) più generose d’Italia per la donazione degli organi, con un indice del dono di 68,43/100, una percentuale di consensi del 71,8% e un’astensione del 34,3%. Il comune bolognese di Castel d’Aiano (BO), come lo scorso anno, è primo fra tutti quelli dell’Emilia-Romagna: nel 2024 ha ottenuto un indice del dono pari a 81,61/100, una percentuale di consensi del 85,5% e un’astensione del 28,4%.
L’Emilia-Romagna ha una percentuale di consensi pari 66,5% e l’astensione è al 39,90%, contro una media nazionale del 64,5% di sì e del 41,8% di astenuti.