Sta per entrare nella fase decisiva il giudizio di legittimità costituzionale delle norme che autorizzano le cd. “posizioni organizzative di elevata responsabilità” nell’ambito dell’Agenzia delle Entrate.
Il 27 maggio alle ore 10 si terrà, infatti, l’audizione degli esperti designati dalla Corte Costituzionale per cercare di fare chiarezza sull’annosa questione dell’assegnazione degli incarichi dirigenziali senza concorso.
Una prassi contro la quale da tempo si battono le organizzazioni sindacali che hanno ottenuto rilevanti successi sul piano processuale; basta ricordare la famosa sentenza n.37 del 2015 della Consulta che ha fatto decadere numerose nomine attribuite senza concorso. Poi, però, sono spuntate, sempre e solo nell’ambito delle agenzie fiscali, le “posizioni organizzative di elevata responsabilità”.
E la querelle giudiziaria ha ripreso vigore, perché, diversamente da quanto sostiene l’Avvocatura dello Stato, le parti sindacali ritengono si tratti di una carriera intermedia tra dirigenti e funzionari e insistono nel portare avanti la tesi che la loro istituzione andava fatta con regolare procedura concorsuale, cosi come stabilito da sempre dalla Consulta.
Gli esperti convocati sono il professore Elio Borgonovi, Ordinario di Economia e management delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi di Milano, e Vieri Ceriani, già capo del Servizio rapporti fiscali della Banca d’Italia, sottosegretario alle finanze nel governo Monti e consigliere per le politiche fiscali dei ministri Saccomanni e Padoan.
Per la prima volta nella sua storia la Consulta ha deciso con ordinanza che siano ascoltati esperti di chiara fama in un apposita udienza in camera di consiglio alla quale possono assistere le parti costituite che, con l’autorizzazione del presidente, possono formulare domande. E ciò per “acquisire ulteriori e specifiche informazioni in relazione alle esigenze organizzative delle Agenzie fiscali, alle mansioni assegnate al personale e alle modalità di selezione dello stesso”.
L’audizione, inizialmente prevista il 23 marzo, è stata rinviata al 27 maggio prossimo a causa delle misure adottate per il contenimento del contagio da Covid-19. La questione è di rilevante interesse pubblico. Per due ordini di ragioni. Innanzi tutto perché, attribuendo funzioni dirigenziali con una selezione riservata agli interni senza aver prima superato un concorso pubblico aperto a tutti, si deludono le legittime aspirazioni di tanti giovani laureati che sognano di entrare a far parte della pubblica amministrazione. L’
Ma c’è di più. E questa costituisce la seconda ragione per la quale i cittadini devono seguire con attenzione lo svolgimento e l’esito del giudizio in corso.
Le scelte effettuate dall’Agenzia delle Entrate con queste modalità, vale a dire con l’attribuzione delle po.e.r dietro selezione interna, creano malumori tra il personale in servizio, alimentando un clima di sfiducia e di scarsa serenità che non agevola chi dovrebbe occuparsi unicamente della lotta alla evasione ed alla elusione fiscale.