Un gruppo bipartisan di senatori USA ha presentato un progetto di legge che consentirebbe all’amministrazione Trump di fermare gli investimenti cinesi negli Stati Uniti. I senatori Bernie Moreno, repubblicano dell’Ohio, Elissa Slotkin, democratica del Michigan, e Tim Sheehy, repubblicano del Montana, stanno sostenendo il PROTECT Act, il quale conferirebbe al Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) l’autorità di bloccare nuovi investimenti esteri (greenfield) e acquisizioni di strutture già esistenti (brownfield). La Casa Bianca aveva già sollecitato il Congresso a potenziare il CFIUS per tutelare tecnologie sensibili, come l’intelligenza artificiale. Moreno ha affermato che il Congresso deve garantire a Trump “massima influenza negoziale” nei confronti della Cina. Slotkin ha sottolineato l’importanza di proteggere i “territori americani sensibili” da minacce provenienti da Cina, Iran e Corea del Nord, evidenziando che la legge permetterebbe al CFIUS di bloccare operazioni che possano compromettere la sicurezza nazionale. Questa proposta è stata presentata lo stesso giorno in cui è entrato in vigore un dazio del 104% sulla Cina, seguito da una risposta cinese con un dazio dell’84% sulle importazioni statunitensi. Moreno ha sostenuto i dazi imposti da Trump, definendoli “un inizio” per affrontare i danni provocati dalla Cina negli ultimi decenni, e ha criticato le politiche passate che hanno avvantaggiato Pechino, definendole “catastroficamente negative”. Bloomberg ha riportato che la Cina sta limitando gli investimenti negli USA in risposta ai dazi. Funzionari dell’amministrazione hanno suggerito che potrebbero essere possibili accordi con partner commerciali, ma la politica tariffaria di Trump rimane invariata. “Dipenderà dal presidente Trump”, ha concluso Moreno, evidenziando la complessità del debito cinese.
