mercoledì, 16 Aprile, 2025
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Donazione di organi: nel primo trimestre 2025 più consensi che opposizioni, ma crescono i ‘no’ tra giovani e anziani

Nel primo trimestre del 2025, su circa 950mila dichiarazioni di volontà registrate al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica, il 60,3% dei cittadini ha espresso il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti dopo la morte. A dirlo sono i dati del Centro Nazionale Trapianti (CNT), diffusi in vista della Giornata nazionale della donazione, che si celebrerà venerdì 11 aprile. Sono stati 570mila i “sì”, contro 380mila “no”, pari al 39,7% del totale. Un dato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024: le opposizioni sono salite del +3,4%, mentre le astensioni — coloro che hanno scelto di non esprimere una volontà — sono leggermente calate (-0,6%). Rimangono comunque elevate: 680mila cittadini si sono astenuti, pari al 41,6% di coloro che hanno rinnovato il documento nei primi tre mesi dell’anno.
Nel complesso, il Sistema informativo trapianti conta oggi 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni.

“Un no revocabile può diventare un ostacolo al trapianto”

“Negli ospedali italiani non si sono mai realizzati così tanti trapianti come nell’ultimo anno, grazie alla generosità dei donatori”, ha dichiarato Giuseppe Feltrin, Direttore del Centro nazionale trapianti. “Ma preoccupa il numero crescente di opposizioni, spesso frutto di un’adesione poco consapevole o di mancata informazione. Un no, anche se revocabile, può in futuro compromettere la possibilità di trovare un organo compatibile per chi è in attesa”. Feltrin sottolinea anche l’importanza di intercettare i cosiddetti “perplessi”, coloro che non hanno ricevuto in modo chiaro il messaggio sul valore del dono: “Su questo gruppo dovremo concentrare i nostri sforzi, per far crescere la cultura della donazione”.
L’analisi per fasce d’età mostra che i più favorevoli alla donazione sono i cittadini tra i 40 e i 50 anni, con un 68,6% di consensi. Al contrario, crescono le opposizioni tra gli over 60 (dal 45,5% al 48,4%) e tra i giovani tra i 18 e i 30 anni, dove il tasso di “no” è passato dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025.

Verceia regina della generosità

C’è però un’Italia che continua a dire “sì” con convinzione. Come Verceia, piccolo comune della Valchiavenna (So), che nel 2024 si è distinto come il più generoso d’Italia: su 158 cittadini che hanno rinnovato la Cie, 138 hanno detto sì alla donazione e uno solo ha detto no. Seguono Cinte Tesino (Tn), Longano (Is) e Geraci Siculo (Pa), che mantiene un’ottima posizione nonostante sia sceso dal podio. Tra le città con più di 100mila abitanti, Trento è ancora una volta la più virtuosa, con il 73,6% di consensi, seguita da Sassari e Verona. A livello regionale, invece, sul podio troviamo la Provincia Autonoma di Trento, la Valle d’Aosta e la Sardegna.
In vista della Giornata nazionale della donazione dell’11 aprile, il Cnt ha lanciato una nuova campagna social, dal titolo ‘Ha detto sì’, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione di organi. ‘Donare è facile, gratuito e può salvare vite umane’, si legge nello slogan.

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