Il governo sudcoreano ha annunciato per martedì l’ufficializzazione della data delle elezioni presidenziali, previste per il 3 giugno, a seguito della destituzione di Yoon Suk Yeol, decisa dalla Corte costituzionale la scorsa settimana. La data sarà formalmente approvata durante una riunione del Consiglio dei ministri. Lunedì, l’ufficio di Han Duck-soo ha confermato che la decisione definitiva arriverà dopo tale incontro. Secondo la Costituzione, il nuovo presidente deve essere eletto entro 60 giorni dalla vacanza della carica, mentre il Public Official Election Act stabilisce che la data delle elezioni debba essere annunciata almeno 50 giorni prima. Han Duck-soo, presidente facente funzione, ha proposto un intervallo tra il 24 maggio e il 3 giugno per la votazione, con l’annuncio ufficiale che dovrà avvenire entro il 14 aprile. Se confermata per il 3 giugno, i candidati potranno registrare le loro candidature il 10 e l’11 maggio, mentre la campagna elettorale si terrà dal 12 maggio al 2 giugno. I funzionari pubblici intenzionati a concorrere per la presidenza dovranno dimettersi entro il 4 maggio. Il voto anticipato è previsto per il 29 e 30 maggio. In caso di elezioni anticipate, il presidente eletto entrerà immediatamente in carica. Venerdì scorso, dopo la sentenza della Corte costituzionale, Han Duck-soo e Rho Tae-ak, presidente della Commissione elettorale, hanno discusso le misure necessarie per garantire elezioni trasparenti e regolari. La Commissione elettorale ha già avviato la registrazione dei candidati preliminari il 4 aprile, lo stesso giorno in cui Yoon è stato rimosso dall’incarico. Il governo sembra intenzionato a scegliere l’ultimo giorno utile per le elezioni, con l’obiettivo di tutelare al meglio i diritti politici dei cittadini. Una strategia simile era stata adottata nel 2017, quando con la destituzione dell’ex presidente Park Geun-hye, le elezioni si tennero il 9 maggio, esattamente 60 giorni dopo la sua rimozione.