lunedì, 7 Aprile, 2025
Attualità

Cna. Gregorini: troppe leggi marginalizzano le piccole imprese, va cambiato il paradigma

Il segretario a Jesi: difendere il ruolo dell’artigianato e quelle delle micro attività

Sulle piccole e micro imprese necessario “cambiare il paradigma”. E lo deve fare la classe dirigente italiana che troppo spesso dimentica le attività minori “marginalizzandole rispetto a politiche pensate per realtà di ben altra scala”. È l’appello lanciato dal segretario generale della Confederazione nazionale degli artigiani, Otello Gregorini a Jesi dal palco di “Fare futuro”, a conclusione dell’iniziativa dedicata al futuro della micro e piccola impresa organizzata da Cna Ancona il 30 marzo all’Hotel Federico II di Jesi per celebrare gli 80 anni dalla fondazione. Un evento che ha riunito istituzioni, imprese, dirigenti, studenti per riflettere sul ruolo dell’artigianato e i micro e piccole imprese nel tessuto sociale ed economico del territorio.

Tutelare i più piccoli

Nel suo intervento Otello Gregorini ha toccato i punti nevralgici del sistema economico attuale, a partire appunto dal problema della scarsa comprensione della realtà produttiva ed economia nazionale.
“La rappresentanza”, ha evidenziato il segretario della Confederazione, “va riequilibrata per riconoscere il ruolo strutturale che artigiani, piccoli imprenditori e professionisti svolgono ogni giorno, nel territorio e per il territorio”.

Modificare le leggi

Il lavoro della Cna per Gregorini è principalmente quello di intervenire “dietro le quinte” per modificare impianti legislativi “spesso costruiti attorno alle esigenze delle grandi aziende”, osserva il segretario dalla Cna, “affinché possano diventare accessibili e applicabili anche alla spina dorsale dell’economia italiana, oggi trascurata se non dimenticata”.

Il valore delle piccole imprese

“Va cambiato il paradigma”, ha ribadito Gregorini, rilanciando con forza il bisogno di “una nuova modalità di misurare il valore, che tenga conto non solo della dimensione, ma dell’impatto sociale e territoriale delle imprese”.
“Nel concetto di valore”, ha aggiunto il segretario generale della Confederazione, “il mondo della micro e piccola impresa ha molto da dire. Noi, a esempio, non abbiamo il problema del salario minimo: nelle nostre imprese, i collaboratori sono riconosciuti, conosciuti, tutelati. Non sono numeri, ma parte integrante del progetto imprenditoriale”.

Tenere insieme radici e futuro

Gregorini ha lanciato in conclusione del suo intervento un sentito ringraziamento alla Cna Ancora per l’organizzazione dell’iniziativa, sottolineando il valore di questi momenti di confronto e visione come esempio virtuoso. Ha rivolto anche un plauso alla comunità associativa anconetana, “capace di tenere insieme radici, persone e futuro in un equilibrio dinamico e partecipato”.

Il regalo con i valori Cna

A suggellare simbolicamente il legame tra il livello territoriale e quello nazionale della Confederazione, Gregorini ha ricevuto in dono il collage artistico del Manifesto dei Valori Cna, realizzato dall’illustratrice Eleonora Rossi del team di Sineglossa L’opera rappresenta visivamente i dieci principi fondanti della Confederazione emersi da un percorso partecipato condotto a fine 2024. Un gesto simbolico, che racconta l’identità condivisa e la visione comune che Cna porta avanti da ottant’anni.

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