Il convegno si svolgerà intorno alla figura del pubblico dipendente nel suo ruolo fondamentale in termini di responsabilità ed avrà luogo il prossimo 4 aprile 2025.
Fondatore del Forum è un personaggio che da anni dedica le sue migliori risorse professionali nell’affrontare le tematiche e le problematiche legali che riguardano la Pubblica Amministrazione e i suoi dipendenti, l’Avvocato Antonio Maria LA SCALA, anche docente proprio nella formazione specifica a favore dei pubblici ufficiali. Egli sarà protagonista di due sessioni dei lavori.
Una intera giornata durante la quale autorevoli relatori affronteranno importanti tematiche in cui la figura del pubblico dipendente gioca un ruolo fondamentale in termini di responsabilità. Gli argomenti saranno vari e stimolanti, specie sul versante delle responsabilità civili, penali e amministrative che fanno capo ai singoli pubblici ufficiali nei vari livelli.
È prevista la presenza del Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione dott. Giuseppe BUSIA, del Procuratore Regionale per la Puglia della Corte dei Conti, dr. Carmela de GENNARO, del Sostituto Procuratore Direzione Distrettuale Antimafia nella persona della dr.ssa Bruna MANGANELLA, del Comandante del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo Polizia Economica – Finanziaria della Gdf Colonnello Pasquale PEPE, del Presidente dell’Osservatorio per l’Innovazione del Mezzogiorno dr. Livio TENERELLI e del Direttore ARPAL Puglia – Agenzia Regionale per le Politiche del Lavoro Prof. Gianluca BUDANO.
A moderare l’incontro una figura autorevole, il Comandante della Polizia locale di Mola di Bari, nella persona del dr. Nicola LEONE.
Richiami costituzionali
Non si può non ricordare come la Costituzione dedica specifici articoli alla Pubblica Amministrazione e relativo personale.
L’articolo 28 afferma che: “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici”.
Il successivo articolo 54 dispone che: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”
In prosieguo, nella Sezione II intitolata “La Pubblica Amministrazione” gli articoli 97 e 98 sono ancora più specifici. L’articolo 98 affermare che: “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.”
Mentre l’articolo 97 dispone che: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.” Prosegue affermando che: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.” In altro comma è ancora più categorico ed incisivo nel disporre che: “Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.”
Nell’articolo 357 del codice penale si afferma che: “Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi.”
Nel testo del giurista e filosofo Hans Kelsen, (1881/1973) “L’ILLECITO DELLO STATO”, a cura di Angelo Abignente, si intuisce come sia complessa la responsabilità della Pubblica Amministrazione e, quindi dello Stato, per i danni causati dall’illegalità dei suoi organi nel rapporto di diritto pubblico in una posizione di privilegio o di diritto privato come soggetto di negozi giuridici.
Così ad esempio il giurista tedesco Edgar Loening (1843/1919) afferma: “La questione se e fino a qual punto esso (lo Stato) sia responsabile delle azioni dei suoi impiegati che lo devono rappresentare come fisco, riguarda soltanto il diritto privato. Lo Stato come fisco è uguale alle altre persone giuridiche.”
“Accanto al fatto che un obbligo dello Stato resta inadempiuto a causa del comportamento contrario al dovere dell’organo competente, fino a che esso non sia adempiuto mediante l’attività dell’organo che indennizza (esecuzione), si deve distinguere il caso – e solamente in questo caso si verifica responsabilità dello Stato -nel quale l’obbligo dello Stato (di risarcire i danni) sorge a soltanto a causa dell’attività illegale dell’organo. È ovvio, secondo i principi positivistici, che, per il realizzarsi di questo obbligo dello Stato, sia necessaria una norma giuridica positiva come per la costituzione del dovere di ufficio dell’organo di indennizzo.”
L’importanza delle leggi
Benedetto Croce afferma che: “È noto che le leggi hanno bensì la loro importanza, ma che assai più importa il modo in cui esse vengono osservate.”