Nonostante il recente divieto di candidarsi alla presidenza francese, Marine Le Pen ha dichiarato di non avere intenzione di abbandonare la politica. La leader 56enne del ‘Rassemblement National’ (RN) ha criticato quello che ha definito un “regime autoritario”, accusato di privare milioni di cittadini francesi del diritto di esprimersi. La sua condanna per appropriazione indebita di fondi europei le ha inflitto un divieto di candidatura per cinque anni e una pena di quattro anni di carcere, di cui due sospesi e due da scontare con braccialetto elettronico. Il provvedimento, immediatamente esecutivo anche in caso di ricorso, la esclude dalla corsa per le presidenziali del 2027, dove i sondaggi la vedevano tra i principali favoriti. La sentenza, emessa dal giudice Benedicte de Perthuis, ha generato reazioni anche a livello internazionale. Elon Musk ha paragonato la vicenda di Marine Le Pen ai procedimenti legali in corso contro Donald Trump negli USA. Nel frattempo, Jordan Bardella, giovane figura di spicco di RN, potrebbe diventare il candidato del partito. Le Pen ha ribadito la sua determinazione a continuare la battaglia politica, annunciando l’intenzione di ricorrere in appello. Ha definito la sentenza un attacco diretto alla democrazia, sottolineando che milioni di voti dei cittadini francesi sono stati “cancellati” da questa decisione. La legge utilizzata dai giudici per contrastare la corruzione politica, introdotta nel 2016, era stata approvata con il sostegno della stessa Le Pen. Tuttavia, la leader ha descritto il verdetto come una scelta “politica”. La condanna riguarda l’appropriazione indebita di oltre quattro milioni di euro di fondi dell’Unione Europea, destinati al finanziamento del personale del suo partito. Tutti i 24 imputati nel procedimento sono stati dichiarati colpevoli. Le Pen ha chiesto che il processo d’appello venga accelerato nei prossimi mesi, mentre Donald Trump ha espresso solidarietà nei suoi confronti.