“Se io e la Russia non saremo in grado di trovare un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se riterrò che sia colpa della Russia – cosa che potrebbe non essere – ma se riterrò che sia colpa della Russia, metterò delle tariffe secondarie sul petrolio, su tutto il petrolio che esce dalla Russia”. Ha detto così il presidente statunitense Donald Trump in un’intervista a Nbc News in cui ha ammesso di essersi “infuriato” alla notizia che il presidente russo Vladimir Putin ha criticato la credibilità della leadership del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questi commenti “non vanno nella giusta direzione”. “Ci sarà una tariffa del 25% su tutto il petrolio, una tariffa da 25 a 50 punti su tutto il petrolio”. Donald Trump prevede quindi di parlare con il presidente russo Vladimir Putin in settimana.
Un memo Usa ricalca “Project 2025”
Ritirarsi dall’Europa e prepararsi alla difesa di Taiwan. Questi due punti della strategia internazionale statunitense sono previsti in un “memo interno segreto” del Segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, citato dal Washington Post, che in alcune parti ricalcherebbe parola per parola il famigerato “Project 2025” pubblicato l’anno scorso dal gruppo di estrema destra “Heritage Foundation”. “Il documento – scrive il Washington Post – noto come Interim National Defense Strategic Guidance e contrassegnato con la dicitura ‘secret/no foreign national’ nella maggior parte dei passaggi, è stato distribuito al Dipartimento della Difesa a metà marzo e firmato da Hegseth. Il documento delinea, con dettagli ampi e talvolta di parte, l’esecuzione della visione del presidente Donald Trump di prepararsi e vincere una potenziale guerra contro Pechino e di difendere gli Stati Uniti dalle minacce nel ‘vicino estero’ tra cui la Groenlandia e il Canale di Panama”.
Economist: Zelensky ha cambiato idea sulle elezioni, e vuole ricandidarsi
Parallelamente l’Economist, citando fonti del governo ucraino, ha reso noto ieri che Zelensky “cercherà di cogliere di sorpresa i rivali con un’elezione a luglio, sperando che un calendario breve gli consenta di candidarsi senza opposizione. Una svolta del genere non gioverebbe solo al presidente, sostiene la fonte: ‘Una lunga campagna elettorale farebbe a pezzi il paese’”. La conferma di un cessate il fuoco dovrebbe arrivare entro il 5 maggio, termine ultimo per il voto parlamentare sulla proroga della legge marziale. La legge ucraina richiede almeno 60 giorni per la campagna elettorale, quindi la prima possibilità sarebbe aluglio. Ma secondo alcune fonti la campagna dovrebbe durare tre mesi.
Raid russi su Kharkiv: colpito ospedale militare, Kiev denuncia “crimine di guerra”
Kharkiv, la seconda più grande città del paese, ha resistito all’avanzata russa nelle prime settimane dell’invasione del febbraio 2022, ma continua a essere presa di mira dagli attacchi di Mosca. Ieri una serie di raid ha colpito un ospedale militare, un centro commerciale e diversi condomini. Il bilancio provvisorio parla di almeno due morti e circa 30 feriti, secondo quanto riferito dalle autorità locali e dall’esercito ucraino. “Tra i feriti ci sono anche militari ricoverati nella struttura sanitaria”, ha comunicato lo Stato maggiore ucraino su Telegram. Kiev ha definito l’attacco “un bombardamento deliberato e mirato”, aggiungendo che si tratta di un ulteriore crimine che si somma alla lunga lista di atrocità compiute dalla Russia dall’inizio dell’invasione.
America ed Europa rispondano al terrore russo contro il nostro popolo”
In reazione a questo attacco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato: “Ci aspettiamo una risposta chiara da America, Europa e tutti i nostri alleati contro questo terrore che colpisce il nostro popolo”. Solo nell’ultima settimana, l’Ucraina ha subito un’ondata di 1.310 bombe aeree guidate, oltre 1.000 droni d’attacco – per lo più Shaheed – e nove missili di vario tipo, inclusi quelli balistici. Molti di questi sono stati abbattuti grazie alle forze di difesa aerea, ai gruppi mobili antiaerei e a tutte le unità impegnate nella protezione del cielo ucraino. Zelensky ha poi ribadito l’importanza della stabilità del sostegno internazionale: “Sono grato a tutti i leader e ai Paesi che comprendono la gravità della situazione e continuano ad aiutarci. Il supporto militare è fondamentale per proteggere l’Ucraina.”
Washington Post: la “coalizione dei volenterosi” valuta l’impiego di forze aeree e navali in Ucraina
All’appello di Zelensky sembrano rispondere Francia e Regno Unito, valutando la possibilità di schierare una “coalizione dei volenterosi” per sostenere l’Ucraina nel periodo post-bellico. Nei prossimi giorni, una squadra militare sarà inviata in Ucraina per valutare il numero di truppe necessarie a questa “forza di rassicurazione” e individuare i punti strategici per il loro dispiegamento. Lo riporta il Washington Post. L’idea è quella di garantire la sicurezza delle città e dei siti strategici lontani dalla linea del fronte, oltre a fornire supporto logistico e addestramento alle forze ucraine.